Autore Redazione
sabato
15 Aprile 2017
23:27
Condividi
Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Lo sfogo degli ultras della Nord: “Col Renate resteremo fuori”

La parte centrale del settore sarà senza tifosi. In un duro comunicato è stato chiesto a tutti i supporters dello stesso settore di non comprare il biglietto.
Lo sfogo degli ultras della Nord: “Col Renate resteremo fuori”

ALESSANDRIA – In un durissimo comunicato gli ultras della Gradinata Nord hanno annunciato che sabato prossimo, in occasione della gara dell’Alessandria contro il Renate, resteranno fuori dallo stadio e hanno invitato anche gli altri tifosi dello stesso settore a fare altrettanto. Troppo grande la delusione per il sorpasso subito dai grigi in testa alla classifica dalla Cremonese, complice un girone di ritorno condotto col freno a mano tirato dai ragazzi di mister Braglia. Sembra cadere nel vuoto, quindi, l’appello che il nuovo mister dei grigi, Bepi Pillon, ha lanciato ai tifosi proprio ai microfoni di Radio Gold: “State vicini alla squadra.”

In occasione della prossima partita casalinga, quindi, la parte centrale della Gradinata, il cuore pulsante che ha sempre sostenuto la squadra per tutta la stagione sarà lasciata vuota e senza striscioni, “gli spazi saranno delimitati da un nastro colorato” si legge nel comunicato.

“Chiediamo a tutti i tifosi della gradinata di dimostrare veramente il loro disappunto partecipando a questa iniziativa, senza comprare il biglietto della partita. Saremo all’ingresso della Nord e proveremo a convincere chi la pensa diversamente, forse stare fuori può servire a scuotere chi sta per l’ennesima volta trasformando un sogno in un incubo così brutto che se per caso la Cremonese, per qualche motivo, si suicidasse, anche l’eventuale raggiungimento della serie B sarebbe un traguardo ottenuto più per demeriti altrui che per meriti propri.”

Di seguito altri passaggi salienti del comunicato della Nord dove viene motivato tutto il disappunto per questo inaspettato finale di stagione:

Siamo veramente stufi di dover commentare ancora una volta un fallimento sportivo annunciato, cui abbiamo assistito impotenti dall’inizio dell’anno, certificato dal cambio della guida tecnica da parte della società.
Le sprezzanti dichiarazioni del nostro presidente Luca Di Masi, rese in fotocopia trasferta dopo trasferta, si sono tramutate in un patetico scaricabarile, che toglie la squadra al principale indiziato, il quale soltanto qualche giorno prima aveva fatto altrettanto col portiere titolare, in un teatrino tutto italiano cui siamo purtroppo avvezzi, anche per cose di gran lunga più importanti. Il tutto nel silenzio più totale del Direttore Sportivo, che le cronache danno per triste e amareggiato, in un momento in cui l’entusiasmo di qualche settimana fa per un risultato comunque alla portata (visti i continui passi falsi delle avversarie dirette) si è oramai trasformato in rabbia, quella vera, quella che ti travolge quando per l’ennesima volta ti senti parte di una farsa, in cui l’unico vero però sei tu, spettatore pagante di portafoglio e soprattutto di sentimenti. (…)

Per il terzo anno consecutivo si crolla da metà stagione in poi, per il terzo anno consecutivo si compra al mercato di gennaio più sull’onda emotiva che sulle reali richieste degli allenatori in carica, per il terzo anno consecutivo giocatori prima inarrestabili e invincibili si trasformano in ectoplasmi incapaci di chiudere partite contro squadre di bassa classifica, per il terzo anno consecutivo si scaricano frustrazioni e mancanze proprie contro una tifoseria fantastica, che alcune piazze di serie A possono solo sognare. (…)

Giocatori che a marzo parlano coi tifosi di “paura di vincere”, un allenatore che prima li bacchetta, poi li difende, poi li bacchetta ancora…. atleti pagati tantissimo coccolati e mai strigliati a dovere.
Ora non dipende più da noi Luca, ma dalla Cremonese, società che ha una storia recente molto più gloriosa della nostra e che difficilmente si farà sorpassare, dopo avere inseguito tutto l’anno…. il tuo “Voglio la serie B subito!” suona alquanto patetico. (…)

Condividi