Alessandria pedala con “Bimbimbici” e “Bicincittà” e quest’anno sostiene anche la Fondazione Uspidalet
ALESSANDRIA – “Bimbimbici” e “Bicincittà“, le manifestazioni di Fiab e Uisp che fanno pedalare ciclisti di ogni età per le strade di Alessandria quest’anno aiutano a sostenere il progetto “Respira con me” della Fondazione Uspidalet. Domenica 14 maggio chi deciderà di unirsi al lungo serpentone di due ruote che si formerà alle 10 del mattino in Piazza Santa Maria di Castello pedalerà poi per 10 km fino al parco Carrà, lungo un percorso “facile” che quest’anno eviterà anche “faticose salite”, hanno assicurato Franco Galliani di Uisp e Claudio Pasero di Fiab. Con i 3 euro dell’iscrizione tutti i partecipanti potranno inoltre contribuire all’acquisto di due ventilatori polmonari pediatrici che la Fondazione Uspidalet vuole donare alla Terapia Intensiva dell’Ospedaletto. Le due moderne apparecchiature del progetto “Respira con me” hanno un costo elevato, complessivamente 90 mila euro, ma sono fondamentali per i neonati e bambini con gravi problemi respiratori o sottoposti a importanti interventi, ha evidenziato il Presidente della Fondazione, Bruno Lulani. Oltre a promuovere la “mobilità sostenibile attiva” e un futuro migliore per la città, “Bimbimbici” e “Bicincittà” potranno quindi dare un importante contributo anche per migliorare il presente e il futuro di bambini che hanno insufficienze respiratorie. L’iniziativa di domenica 14 maggio sarà occasione per contribuire anche a un altro ambizioso progetto. L’Amministrazione comunale, ha spiegato l’Assessora alla Sport e alle Politiche Giovanili, Vittoria Oneto, è impegnata a rendere Alessandria “più a misura di ciclisti e pedoni” ed è anche tra le città al lavoro per creare una dorsale che colleghi gli oltre 30 comuni lungo il bacino del Tanaro. Nelle scorse settimane si sono già tenuti degli incontri per definire i dettagli del progetto preliminare e l’appuntamento con “Bimbimbici” e “Bicincittà” permetterà di incontrare e confrontarsi con altri ciclisti, raccogliere idee e suggerimenti, e disegnare un tracciato che risponda “davvero” alle necessità di chi già pedala nelle zone lungo il bacino del Tanaro.