“Gli extraterrestri ci hanno creato e torneranno nel 2035”. I raeliani spiegano come costruiranno “l’ambasciata per accogliere gli Elohim”
ALESSANDRIA – Gli alessandrini non si sono dimostrati molto interessati all’imminente arrivo degli extraterrestri. Solo una manciata di persone ha partecipato alla conferenza in programma sabato 3 dicembre all’ex Taglieria del Pelo dei raeliani, i membri di una “religione atea”, come la definiscono, che credono che l’umanità sia la stirpe clonata di alieni dalle competenze scientifiche e tecnologiche super avanzate: gli Elohim.
Sarebbero stati proprio loro a creare ogni forma di vita sulla terra, uomo compreso. Ci avrebbero fatti “a loro immagine e somiglianza”, più o meno. Gli Elohim, ha spiegato Giuseppe Caruso, responsabile piemontese del Movimento raeliano, sono “un po’ più bassi di noi” e dai tratti orientali o, quanto meno, è così che li ha descritti Rael, il fondatore del Movimento Raeliano. All’anagrafe il giornalista francese Claude Vorilhon, Rael nel 1973 si sarebbe trovato davanti un extraterrestre mentre scalava il cratere di un vulcano in Francia, diventando poi, dopo Mosè, Buddha e Gesù, “l’ultimo messia” dei nostri creatori extraterrestri.
Gli Elohim ora starebbero per tornare. Quando? “Nel 2035“, sostiene Rael e spiega il responsabile piemontese del Movimento raeliano, che nella nostra regione conta una cinquantina di persone, nessuna però della provincia di Alessandria. In tutto il mondo i raeliani sarebbero però 120 mila in oltre 100 nazioni e tutti sarebbero impegnati a costruire “un’ambasciata per accogliere gli Elohim“. I nostri creatori extraterrestri “non sono invasori“, professano amore e sono pacifici, ha garantito Giuseppe Caruso e quindi torneranno “solo se almeno la metà della popolazione mondiale lo desidererà“. Guardando al numero di sedie vuote nella sala Conferenze dell’Ex Taglieria del Pelo di Alessandria, forse gli Elohim posticiperanno un po’ il loro ritorno sulla terra.