Pnrr, Pd: “86 progetti a rischio. Ad Alessandria in bilico i lavori al Teatro Comunale e sul Rio Lovassina”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Per il momento si tratta di fondi “in fase di valutazione“. Il gruppo regionale del Partito Democratico ha lanciato l’allarme rispetto a 86 progetti, pari a 63 milioni di euro, previsti dal Pnrr e che sono stati rinegoziati dal piano Fitto-Meloni, nell’ambito della coesione sociale/riqualificazione urbana e riqualificazione edilizia. In tutta Italia si prevede una sforbiciata pari a quasi 16 miliardi, oltre 2 riguarderebbero il Piemonte. La provincia di Alessandria sarebbe, insieme a quella di Biella, la più penalizzata.
Questo l’elenco degli interventi più significativi a rischio nei centri zona, ma ci sono progetti anche i medi e piccoli Comuni:
– Alessandria: definanziati 10 milioni per la rifunzionalizzazione del Teatro Comunale ad Hub della cultura e del turismo;
– Alessandria: lavori di regimazione idraulica del Rio Lovassina da Spinetta Marengo alla confluenza nel fiume Bormida: 11.600.000;
– Acqui Terme: restauro e rifunzionalizzazione della casermetta Bainsizza in piazza Facelli: 2.080.000;
– Acqui Terme: restauro e rifunzionalizzazione a fini sportivi e sociali della palazzina storica dell’impianto sportivo Ottolenghi di via Trieste e realizzazione di nuova palestra: 1.500.000;
– Casale Monferrato: restauro e riuso del Paraboloide: 2.700.000;
– Casale Monferrato: nuovo impianto di atletica leggera presso il polo sportivo di San Bernardino: 1.650.000;
– Novi Ligure: riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area parco del Castello (nuovi percorsi ciclopedonali, nuove strutture spettacoli all’aperto, recupero patrimonio edilizio storico, ecc.): 3.500.000;
– Ovada: rifacimento del tetto della scuola Damilano di piazza Bausola: 1.050.000;
– Tortona: demolizione dell’edificio dismesso di viale Kennedy e costruzione della nuova scuola primaria Salvo D’Acquisto: 5.000.000;
– Valenza: recupero e riqualificazione dell’edificio “ex Coop” di via Pellizzari (creazione di un polo per lo sviluppo di attività e iniziative del volontariato, culturali, educative e didattiche): 4.356.000.
“Mentre rischiano di venire sacrificati progetti importanti che i nostri Comuni contavano di realizzare con i fondi PNRR e che in molti casi sono già in stato avanzato di realizzazione, il Presidente Cirio è silente” commentano il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle e il Consigliere regionale alessandrino Domenico Ravetti “non una parola di preoccupazione né l’annuncio di un’iniziativa di interlocuzione con la Meloni e con Fitto. Perché Cirio non si fa sentire? È d’accordo che vengano definanziate opere in Piemonte per 2 miliardi di euro, tra le più utili alla cittadinanza? Perché far saltare anche progetti che non sono in ritardo sui tempi di realizzazione? Un’amministrazione corretta dovrebbe togliere i fondi a chi è in ritardo, non ai Comuni virtuosi piemontesi. E non ci si nasconda dietro alla proposta di Fitto di utilizzare i fondi di Coesione europei per tappare il buco: intanto, perché l’80% sono destinati al Sud e per il Nord Italia non c’è capienza; inoltre se si utilizzano altri fondi europei per pagare i progetti del Pnrr, non resterà più nulla da impiegare per le altre progettualità. Mentre il caro-inflazione sta mettendo in forse la realizzazione di tante case ed ospedali di comunità, ecco che nuove criticità stanno per esplodere sui vari territori. La Regione Piemonte non può prendere ancora tempo e osservare passivamente tutto ciò”.
“In questo periodo di profonda incertezza economica e sociale” ha sottolineato il consigliere Domenico Ravetti “le certezze devono arrivare dalle amministrazioni pubbliche e ci sembra che la vicenda del Governo sul PNRR dimostri che l’Italia non è in grado di restituire certezze. In particolare, si dovrebbe avere il coraggio di sostenere che la Regione Piemonte non sta facendo nulla per garantire quegli interventi che le amministrazioni comunali credevano sicuri. Per quanto riguarda la situazione alessandrina, rischiano di non essere realizzati interventi di straordinaria importanza come quelli relativi alla messa in sicurezza del territorio e quelli attinenti allo sviluppo economico e sociale-culturale, ad esempio scuole, teatri, parchi ed impianti sportivi. E tutto questo genererà ancora più incertezza e ancora più confusione”.
“Dopo l’annuncio del ministro Fitto del definanziamento dei fondi PNRR ai comuni è stato tutto un coro di rassicurazioni che non era successo nulla, che sarebbero state trovate altre fonti di finanziamento, con il corollario di accuse alle opposizioni di alimentare allarmi ingiustificati” ha sottolineato l’Onorevole del Pd Federico Fornaro “parole, parole, parole diceva una famosa canzone di tanti anni fa, peccato che ad oggi i sindaci e i dirigenti preposti abbiamo in mano solo la comunicazione del taglio dei finanziamenti e null’altro. Alle parole devono seguire, subito, atti amministrativi che garantiscano l’effettiva copertura dei fondi ai comuni. Con la propaganda il paese va indietro e non avanti nel segno di una maggiore uguaglianza, della riconversione ecologica e del digitale come è scritto nel Pnrr”.
“Per il momento sono arrivate solo risposte generiche” ha aggiunto la capogruppo Pd in consiglio comunale di Alessandria Rita Rossa “durante l’ultima riunione Anci il capogruppo della Lega Molinari ha confermato il definanziamento dei progetti e sottolineando che saranno trovati 30 miliardi da altre misure. Stiamo chiedendo alla Regione che su questa vicenda si inverta la rotta. In alcuni casi i cantieri sono già stati aperti”.