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Siccità, Dolcini (Legambiente): “Sì al riutilizzo delle acque reflue, le autorità competenti devono considerare nuovi modelli”

PROVINCIA DI PAVIA – Una lettera aperta per riqualificare e riprogettare gli spazi aperti e gli edifici delle nostre città che punti almeno al recupero del 20% delle acque meteoriche entro il 2025, del 35% entro il 2027 e del 50% entro il 2030. In vista della Giornata mondiale dell’acqua 2023 (World Water Day), Legambiente presenta il dossier ‘Accelerare il cambiamento: la sfida dell’acqua passa dalle città’ in cui fotografa il potenziale che avrebbero insieme la raccolta delle acque meteoriche in ambiente urbano e il riutilizzo di quelle reflue per l’agricoltura: 22 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, corrispondenti a circa 3 volte la capacità contenuta nei 374 grandi invasi in esercizio, che ammonta a circa 6,9 miliardi di metri cubi. Numeri importanti, che spingono il Cigno Verde a chiedere al governo Meloni “una strategia idrica nazionale in modo da avviare una nuova governance dell’acqua, che abbia come obiettivo non solo l’accumulo per affrontare i periodi di carenza, ma soprattutto la riduzione della domanda d’acqua e quindi dei prelievi e degli usi in tutti i suoi settori”. Intervistato ai microfoni di Radiogold il Consigliere Nazionale di Legambiente Patrizio Dolcini ha delineato le priorità del Cigno Verde per il nostro territorio.

Giacomo Pelizza

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