Autore Redazione
giovedì
15 Dicembre 2022
15:14
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Vivere il Pavese - Pavia

Caso Eitan: accolto dal gup il patteggiamento per il nonno e il complice

Caso Eitan: accolto dal gup il patteggiamento per il nonno e il complice

PAVIA – Il gup di Pavia Pietro Balduzzi ha accolto il patteggiamento a un anno e otto mesi (pena sospesa) per Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, accusato di sequestro aggravato, sottrazione di minore all’estero e appropriazione indebita del passaporto del bambino di sette anni. Accolto anche il patteggiamento a un anno e sei mesi per il presunto complice Gabriel Alon Abutbul, l’autista che accompagnò il nonno e il piccolo nel viaggio fino in Svizzera per poi imbarcarsi sul volo diretto in Israele.

Entrambi gli indagati hanno anche risarcito la vittima. Il nonno ha versato 53mila euro, mentre non viene svelata la cifra dell’altro accordo che ha permesso la revoca di costituzione di parte civile da parte dei legali del minore. Si chiude così la vicenda giudiziaria iniziata l’11 settembre 2021 quando Shmuel Peleg, poi colpito da mandato di arresto internazionale, portò via il nipote senza il consenso della zia materna Aya, allora tutrice del minore. Dopo tre mesi in Israele e una battaglia giudiziaria che ha coinvolto due Paesi ora sul bambino possono spegnersi i riflettori.

“Sono molto soddisfatto di come si sia definita la vicenda: il minore potrà proseguire il suo percorso di recupero in serenità, lontano dal clamore mediatico che la vicenda ha inevitabilmente suscitato. Devo riconoscere come tutte le parti abbiano lavorato nella stessa direzione, anteponendo l’interesse del bambino“. Lo afferma Fabrizio Ventimiglia, avvocato di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia, al termine dell’udienza con cui il gup di Pavia ha accordato il patteggiamento.

“Il bene di Eitan non era certo quello di coltivare questo processo, bensì quello di ritrovare quanto prima quell’armonia familiare che è stata bruscamente spezzata dalla tragedia del Mottarone; tragedia che è e resta del tutto inaccettabile anche alla luce di quanto sta emergendo nel corso dell’incidente probatorio a Verbania, con gravissime reiterate omissioni da parte dei soggetti che avrebbero dovuto garantire la sicurezza del trasporto pubblico. È impensabile che ai giorni nostri in Italia si debba avere paura a salire su una funivia” aggiunge il legale che – come già fatto in precedenza con Peleg – ha revocato la costituzione di parte civile anche nei confronti dell’altro indagato dopo l’intesa raggiunta.

Con i risarcimenti ottenuti il piccolo “potrà proseguire il percorso di studi e di cure che ha già intrapreso. L’interesse del bambino non era quello di stare nel processo, ma anzi di poter stare lontano dalle aule giudiziarie dal clamore mediatico della vicenda per poter proseguire il proprio percorso di vita nella maniera più serena possibile dopo la grande tragedia che lo ha coinvolto e che resta assurda e del tutto inaccettabile”.

 

 

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