Autore Redazione
giovedì
2 Marzo 2017
13:36
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Politica - Casale Monferrato

Molinari contro il sindaco di Casale: su sanità si trovi soluzione

Molinari all'attacco dopo lo scontro tra il sindaco Titti Palazzetti e i consiglieri Demezzi, Riboldi e Capra.
Molinari contro il sindaco di Casale: su sanità si trovi soluzione

CASALE MONFERRATO – Anche Riccardo Molinari, segretario nazionale della Lega Nord Piemont, all’attacco del sindaco di Casale, Titti Palazzetti. L’affondo è arrivato sulle questioni legate alla sanità e ai trasporti, dopo il botta e risposta tra il primo cittadino e i consiglieri Demezzi, Capra e Riboldi. Molinari ha respinto le accuse mosse alla gestione Cota, ricordando che da tre anni è il Pd a governare la filiera del comando dell’Amministrazione Pubblica. “Nel 2010 la Giunta Cota è stata immediatamente sottoposta al piano di rientro sanitario per cercare di coprire i debiti che evidentemente aveva fatto chi ha amministrato la Regione negli anni precedenti: a dirlo è la Corte dei Conti del Piemonte, che ha dimostrato come dal 2006 al 2010, negli anni dell’amministrazione Bresso, il debito della Regione sia aumentato del 64% , a un ritmo di 500 milioni di euro all’anno”.

Secondo Molinari “inevitabili e difficili le conseguenze che la Giunta Cota ha dovuto affrontare. La riforma della sanità e la riorganizzazione di alcune strutture ospedaliere in Piemonte è stata resa necessaria in virtù di un piano di rientro imposto da Roma. Nonostante le premesse, è stato possibile salvare molto in quegli anni di amministrazione, nonostante le grandi difficoltà e limitazioni imposte dal Ministero come il blocco del turn-over e l’impossibilità di nuove assunzioni. La giunta Chiamparino oggi, non ha questi limiti, anche grazie al nostro lavoro, e può permettersi nuove assunzioni e conseguenti integrazioni del personale ove necessario in campo sanitario. Inoltre, se il PD vuole, cambi la legge Balduzzi che ha sostenuto e fatto approvare, che ancor più di prima vincola il sistema sanitario ad una logica ragionieristica e numerica più che alla reale possibilità di adattarsi ai fabbisogni e alle esigenze dei territori, in totale spregio dei principi di autonomia regionale e federalismo”.

Ecco – conclude Molinari – dal momento che il Partito Democratico ha tutta la filiera del comando in mano, invece di gettare accuse su chi è riuscito, in una situazione di difficoltà estrema, a salvare i presidi ospedalieri ed i servizi, sarebbe meglio si impegnasse a risolvere il problema, forte delle libertà che noi, all’epoca, non avevamo”.

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