Autore Redazione
venerdì
3 Marzo 2017
06:00
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Politica - Alessandria

Amag Mobilità: sindacati pronti allo sciopero e al presidio davanti al Comune

Giovedì nessun rappresentante di Palazzo Rosso si è presentato al confronto convocato in Prefettura
Amag Mobilità: sindacati pronti allo sciopero e al presidio davanti al Comune

ALESSANDRIA – Resta il muro contro muro tra sindacati e Comune di Alessandria a proposito della delicata situazione dei 207 dipendenti di Amag Mobilità. Filt Cigl, Fit Cisl, Uil Trasporti e Silt avevano chiesto un incontro urgente all’amministrazione per trovare un accordo per mantenere le clausole sociali dei dipendenti della partecipata del trasporto, in procinto di passare di mano.

Nessun rappresentante di Palazzo Rosso, però, si è presentato al confronto. Resta quindi lo stato di agitazione e i sindacati sono pronti a dichiarare lo sciopero per una giornata. Con tutta probabilità i lavoratori incroceranno le braccia il prossimo 20 marzo e non esclusa la possibilità di un presidio proprio davanti al Comune, in piazza della Libertà.

Il Comune potrebbe mettere dei paletti o garantire gli accordi fatti sulle clausole sociali” ha sottolineato a Radio Gold Giancarlo Topino, Filt Cgil “l’assenza del Comune al confronto di giovedì è un atto gravissimo verso i lavoratori che da anni cercano di uscire da una crisi non voluta da loro. Il Comune ultimamente se ne sta lavando le mani. I dipendenti hanno fatto enormi sacrifici, per sei mesi hanno lavorato a orario ridotto e poi scopriamo che il fatto che il curatore ha fatto un bando di gara non garantendo le clausole sociali. Almeno ci dicano cosa vogliono fare.”

“Non capiamo perché, nonostante le promesse dello scorso autunno di riscrivere le clausole sociali non siamo più stati convocati. Due settimane fa avevamo invocato un incontro urgente” ha aggiunto Alessandro Porta, di Uil Trasporti “credo che il Comune debba almeno una spiegazione ai 207 dipendenti dell’ex Atm.”

“Ci interessava sapere se c’erano i presupposti per garantire tutti i posti di lavoro” ha concluso Daniele Retini, di Fit Cisl “ma inevitabilmente abbiamo chiuso le procedure di raffreddamento con esito negativo.”

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