Autore Redazione
giovedì
9 Gennaio 2020
03:04
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Cronaca

Centro Sportivo di Cascinagrossa, l’ex gestore: “Non ho lasciato debiti”

Dopo il nostro servizio sull'abbandono dell'impianto ci ha contattato l'ex gestore che ha parlato dei motivi per cui ha deciso di chiudere.
Centro Sportivo di Cascinagrossa, l’ex gestore: “Non ho lasciato debiti”

CASCINAGROSSA – Un centro sportivo lasciato al degrado e all’inciviltà di alcuni, la consapevolezza del Comune di una situazione difficile e per cui sta cercando un rimedio, la rabbia del vecchio gestore che in quel progetto di riqualificazione ci aveva creduto sino all’ultimo. O almeno sino a quando le spese di gestione sono diventate più delle già esigue entrate. È la storia del centro sportivo comunale di Cascinagrossa e che ora si impreziosisce di un nuovo capitolo. A contattarci, dopo il nostro servizio, è stato infatti Francesco Spera, ultimo gestore dell’impianto.

Nel progetto di rilancio di quell’area che era ed è della comunità ci avevo creduto molto. L’ho portato avanti per 18 mesi, poi quando le uscite erano più delle entrate ho preferito chiudere“, spiega Francesco Spera che si definisce l’ultimo presidente che ha consegnato le chiavi del centro sportivo al Comune. Che poi ha sottolineato con forza di come alla cessazione dell’attività “la mia gestione non aveva fatto debiti. L’assessore Ciccaglioni (assessore allo Sport che a RadioGold aveva parlato di debiti pregressi portati avanti dalla passata gestione, ndr) sbaglia se dice che io ne ho fatti. Piuttosto ne ho ereditati. Posso tranquillamente dimostrare di aver pagato tutte le utenze e i fornitori“. Anzi, Spera ha dichiarato di essersi accollato le spese per ripianare “gli ammanchi delle gestioni precedenti alla mia“. Circa 5mila euroa cui però, quasi a sorpresa perché non citati, ne sono spuntati altrettanti cinque per un totale di 10mila euro di debiti. Non sono conti che ho fatto io ma che ha fatto una ditta specializzata pagata da me per avere una situazione chiara di quanto avevo ereditato“.

Da lì l’approdo in Comune per spiegare la situazione: “Mi hanno tranquillizzato su tutto. Però con il tempo la difficoltà di andare avanti è stata sempre maggiore e in 18 mesi siamo arrivati alla decisione di chiudere. Il tutto, ribadisco, senza alcun debito da parte mia“. Eppure all’appello mancano poco più di 5mila euro. “Si tratta di una questione legale di lana caprina. Il Comune sostiene che chi prende in gestione il centro sportivo si doveva accollare anche i debiti. Il mio avvocato ha detto che se non sono stato io a fare i debiti (ereditati a detta di Spera dalle passate gestioni, ndr) non sono tenuto a pagarli“, ha aggiunto. Per poi concludere con quello che era stato il monito fatto al Comune: “Gli avevo consigliato di vigilare sulla struttura perché una volta chiusa sarebbe stata alla mercé dei vandali che già in passato per due volte avevano danneggiato la porta d’ingresso del locale quando lo avevo io“.

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