Autore Redazione
domenica
8 Settembre 2024
05:00
Condividi
Cronaca - Piemonte

L’autunno che ci aspetta: le previsioni stagionali di Arpa

L’autunno che ci aspetta: le previsioni stagionali di Arpa

PIEMONTE – Nonostante un inizio di settembre instabile con piogge nella prima metà del mese e una nuova allerta gialla per temporali che proprio questa domenica 8 settembre interessa anche la pianura Alessandrina, Acquese, Ovadese, Novese, Tortonese, Val Borbera e aree appenniniche della nostra provincia, Arpa prevede un autunno generalmente più caldo della media in Piemonte.

I modelli dell’Agenzia per la protezione ambientale mostrano per la seconda metà del mese di settembre uno scenario “più secco della norma”, grazie a condizioni anticicloniche che dovrebbero mantenersi per più giorni, favorendo giornate stabili e temperature sopra la media. Di contro, nel corso di ottobre sembrano farsi strada le perturbazioni atlantiche che potrebbero portare precipitazioni sopra la media del periodo.

Novembre, invece, è ancora dominato dall’incertezza previsionale. Come spiegato sul sito di Arpa, alcune simulazioni modellistiche mostrano una nuova rimonta anticiclonica sull’Europa occidentale che, bloccando il transito delle perturbazioni oceaniche verso l’Europa e il Mediterraneo occidentali, favorirebbe condizioni miti e un modesto deficit pluviometrico. Altri scenari forniscono condizioni ancora “fredde” in arrivo dall’Europa orientale, con deboli piogge associate. Bisognerà dunque attendere l’emissione del prossimo bollettino, alla fine del mese di settembre, per una previsione più attendibile.

Temperature

A settembre, si conferma la previsione emessa il mese scorso che suggerisce un’anomalia termica positiva per gran parte dell’Europa e anche per la nostra regione. Considerando l’accordo tra i vari modelli utilizzati nel multimodel di ARPA, è possibile affermare che sul Mediterraneo c’è concordanza completa tra i modelli con un’anomalia positiva tra 1 e 2 °C, mentre l’arco alpino e l’Europa centrale presentano un’anomalia caratterizzata da incertezza maggiore.

Per ottobre il segnale di anomalia positiva diventa più debole, con una robustezza decisamente inferiore rispetto al mese precedente. Nonostante i modelli non mostrino un’anomalia condivisa, in generale assumono valori più in linea con la media del periodo o solo lievemente superiori, rispetto ai mesi caldi precedenti.

A novembre in quasi tutti i modelli continua ad essere presente un’anomalia positiva anche se l’affidabilità rimane tra il 50 e il 70%.

Precipitazioni

Per settembre le elaborazioni mettono in luce un’anomalia negativa di precipitazione, come già rivelato dalle previsioni del mese scorso. Considerando separatamente i modelli, alcuni membri non presentano un segnale prevalente mentre altri indicano un deficit anche pronunciato.

Le previsioni per il mese di ottobre indicano un’anomalia positiva sulle Alpi e sull’Europa centrale. Sono attese pertanto precipitazioni lievemente sopra la media lungo le Alpi piemontesi e sulla parte settentrionale della regione, con valori cumulati al di sopra della media mensile per il 40% dei modelli considerati, a conferma della transizione verso le tipiche piogge del regime autunnale. Il Piemonte meridionale presenta invece dati ancora discordanti tra i modelli.

Per il mese di novembre alcuni modelli non risultano ancora allineati su un unico scenario, altri invece mostrano condizioni di modesta siccità. Anche in questo caso valutazioni più robuste si rimandano all’emissione del prossimo bollettino di fine settembre.

(in copertina foto tratta dal sito di Arpa Piemonte)

 

 

 

Condividi