Autore Redazione
domenica
27 Ottobre 2024
08:55
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Le nuove uscite in libreria: dal “Follemente corretto” al “Sex positive”

Le nuove uscite in libreria: dal “Follemente corretto” al “Sex positive”

ALESSANDRIA – Torniamo a consigliarvi l’appuntamento con le novità in libreria. Ecco alcuni dei nuovi titoli disponibili questo mese:

Brucia l’origine‘ (Mondadori) di Daniele Mencarelli

E’ sugli scaffali da qualche giorno ‘Brucia l’origine’ di Daniele Mencarelli. Da quattro anni Gabriele Bilancini non tornava a casa. Casa è il quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili. Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo. È uno che ce l’ha fatta: l’esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento.

Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di adrenalina e soddisfazioni, non ultima l’incontro e l’amore con Camilla, la figlia di Zardi. E ora, dopo quattro anni, torna. A casa tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate – al posto della scuola il lavoro – che si concludono ai tavolini del bar del sor Antonio. L’abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita.

“Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall’altra Milano e il suo presente di alto rango.” Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore. Eppure, una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza in un romanzo dal ritmo velocissimo. Mencarelli ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie, di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi.

Il follemente corretto‘ (La Nave di Teseo) di Luca Ricolfi

Come aveva fatto con ‘La società signorile di massa’, anche in ‘Il follemente corretto’, appena pubblicato da La Nave di Teseo, Luca Ricolfi inventa una categoria sociologica nuova – il follemente corretto – per descrivere un fenomeno prepotentemente esploso negli ultimi dieci anni.

Il politicamente corretto era nato, negli anni ’70, con lo scopo di promuovere coesione sociale e rispetto dei soggetti più deboli. Ma la sua metamorfosi in follemente corretto, resa possibile dalla straordinaria espansione delle reti di comunicazione e dei social, ha finito per ottenere l’effetto contrario: il nuovo credo non solo restringe drammaticamente la nostra libertà di espressione, ma genera profonde fratture sociali che favoriscono l’ascesa di una nuova élite, autoreferenziale e lontanissima dal vivo sentire dei ceti popolari.

L’autore conduce questa riflessione sia in termini fenomenologici – raccogliendo e raccontando decine di casi emblematici che mostrano il follemente corretto in azione – sia in termini analitici, mettendo a nudo il meccanismo che lo genera e ne assicura la propagazione. Luca Ricolfi affonda la critica in modo inesorabile, coraggioso, contro-intuivo, non risparmiando la politica, la scuola, l’economia, i social network, i nuovi poteri forti che, in nome dell’inclusione, stanno alimentando forme inedite di esclusione ed emarginazione dei più deboli. “Vedendolo in azione – scrive Ricolfi – ho capito che la ragione per cui il follemente corretto mi pareva non definibile è che ne cercavo una definizione statica, mentre quel che lo caratterizza è il meccanismo della sua propagazione: quel che dobbiamo chiederci non è che cos’è, ma come funziona”.

Volevo salvare i colori‘ (Rizzoli) di Aurora Ruffino

E’ sugli scaffali con Rizzoli il primo romanzo dell’attrice Aurora Ruffino. Vanessa, vent’anni, decide di scappare di casa per intraprendere un viaggio sulle tracce del tragitto migratorio di una farfalla che porta il suo stesso nome, la Vanessa del Cardo: è una farfalla speciale che attraversa l’Europa partendo dalla Norvegia per arrivare, infine, in Marocco. Vanessa ha il cuore colmo di dolore e la convinzione di non meritare un posto nel mondo. Ha vissuto gli anni dell’adolescenza logorata dalla rabbia e dall’odio verso se stessa, colpevolizzandosi per la perdita della persona più importante: sua madre.

L’impossibilità di accettare quel lutto la spinge a partire, a fuggire da coloro che ama per evitare di contagiarli con la sua “sfortuna”, alla ricerca di un senso nella propria esistenza. Durante quest’avventura, Vanessa incontrerà amici, s’innamorerà e farà esperienza di molte ‘prime volte’. Il viaggio più importante, però, sarà quello interiore, che la porterà a scoprire l’amore di sé e a capire che l’unico modo possibile per onorare i ricordi dei propri cari è imparare a volersi bene e a prendersi cura di sé stessi.

Montevideo‘ (Feltrinelli) di Enrique Vila-Matas

Il protagonista del romanzo ‘Montevideo’ di Enrique Vila-Matas è ossessionato da porte e finestre da quando ha letto La porta condannata di Julio Cortázar. In questa storia, ambientata in una camera d’albergo dell’Hotel Cervantes a Montevideo, dietro a una porta nascosta si sente il misterioso pianto sommesso di un bambino. La porta sembra celare ciò che deve essere narrato, separa il mondo reale dal fantastico.

Per Vila-Matas le porte diventano così simboli che collegano Parigi, Cascais, Montevideo, Reykjavík e Bogotá, e che soprattutto lo aiutano a recuperare la sua vena smarrita, fatta di schegge di vita vissuta, inventata o sognata, conversazioni avute o totalmente fittizie, incontri reali o mai avvenuti, lacerti di testi davvero esistenti o solo immaginati, che trovano il loro posto in questo viaggio nel tempo e nello spazio che configura una nuova geografia di tutto quello che la letteratura può farci vivere.

‘Montevideo’ conferma la poetica vilamatiana della dissoluzione dei generi e dell’autofinzione, ma rivela anche un cambio di passo, con l’esplicito desiderio di elevarsi, che lo fa approdare a una dimensione segnata dalla leggerezza da cui descrivere ancora una volta l’ambiguità dei nostri tempi.

Sex positive‘ (Laterza) di Filippo Maria Nimbi

Dalle serie tv alle dating app, dalle pubblicità alla pornografia: il sesso è praticamente ovunque. Eppure siamo ancora immersi in una cultura sex negative, cioè permeata dall’idea che il sesso è qualcosa da controllare e contenere. Ma perché tabù e pregiudizi hanno ancora tanto spazio nelle nostre vite? Perché di sesso si parla tra amici ma solo a patto di non uscire dal solito copione? Perché se ne tace anche in relazioni di lunga durata? Perché non se ne può discutere a scuola? Quali sono le nostre paure? Domande alle quali risponde il saggio ‘Sex positive. La rivoluzione gentile che sta cambiando la sessualità’ di Filippo Maria Nimbi pubblicato da Laterza.

Immaginate un mondo in cui ognuno sia libero di esprimere la propria sessualità. Dove la vita sessuale di una donna non è oggetto di scrutinio. Dove chi ha trent’anni e non vuole figli non deve subire pressioni. Dove il ‘maschio alfa’ non è l’unico modello per un uomo. È un mondo dove le persone queer non sono considerate ‘diverse’. Dove ogni corpo è bello e degno di esistere. Cultura dello stupro e sessismo sono un brutto ricordo. Un mondo dove di sesso si parla anche a scuola, nei programmi di educazione sessuale e affettiva. Questo mondo non è ancora qui. Ma è il futuro a cui mira il sex positive, un movimento che celebra la diversità nelle espressioni sessuali senza più stigma, tabù e sensi di colpa. Una piccola, grande rivoluzione che mette al centro autodeterminazione e consenso.

Nimbi ci accompagna senza pregiudizi tra identità fluide, relazioni monogame e non, fantasie più diffuse, cybersex e altro ancora, per scrollarci di dosso stereotipi e preconcetti che ci portiamo appresso. E per riscoprire una sessualità nuova, naturale e piacevole. Una parte imprescindibile dell’esperienza umana.

Fuori posto‘ (Gallucci) di Stella Sacchini

Con Gallucci è arrivato in libreria ‘Fuori posto’ di Stella Sacchini. Il Posto è grande, ci sono lunghi corridoi pieni di frecce e un ascensore. Nel Posto le signorine con la cuffietta bianca e le forcine, e i signori col righello nel taschino sul petto vigilano e dettano le regole, regole severe che nessuno può trasgredire. Nel Posto si raddrizzano le “s”, c’è la macchina tira colli, che fa un po’ paura, e ci sono lo stanzino buio pesto e il piano meno uno, che invece di paura ne fanno tantissima.

È proprio nel Posto che la bambina del letto in mezzo trascorre le giornate, senza alleati né amici, solo Ro-sa-li-a, che le parla attraverso il battito di ciglia. La bambina del letto in mezzo osserva, studia, pianifica, e appunta ogni cosa sul suo quadernetto giallo con la palma e il surfista. Il suo obiettivo finale è capire cosa nasconde il piano meno uno, il più vietato in assoluto, quello dove ci sono Loro, gli uomini-ombra, affamati e abbandonati da tutti. E poi, in fondo, le luci di fuori.

War‘ (Solferino) di Bob Woodward

Bob Woodward, riconosciuto come uno dei più importanti giornalisti investigativi al mondo, ci consegna in ‘War’ (Solferino) il racconto, inedito e sconvolgente, di uno dei periodi più tumultuosi della storia americana e della politica internazionale. Le sue fonti riservate raggiungono il cuore del potere, proiettando il lettore al fianco del presidente Joe Biden e dei suoi principali consiglieri nelle tese conversazioni con il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, e con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. E nel quadro non manca Donald Trump, il presidente-ombra che cerca di riconquistare con ogni mezzo il potere politico.

Il dettagliato reportage dall’interno della stanza dei bottoni mostra nel suo svolgersi l’approccio del presidente Biden alla gestione della guerra in Ucraina, il conflitto di terra più significativo dopo la Seconda guerra mondiale, e il suo tormentato percorso per contenere il sanguinoso scontro tra Israele e il gruppo terroristico Hamas. Woodward ci rivela la straordinaria complessità della diplomazia bellica e dei processi decisionali messi in campo per impedire l’uso di armi nucleari e un rapido scivolamento verso un terzo conflitto mondiale.

Tutto questo mentre gli americani si preparano a votare e si assiste all’inaspettata consacrazione della vicepresidente Kamala Harris come candidata democratica alla presidenza: ‘War’ la ritrae con schiettezza nel suo agire politico, tra l’eredità del presidente Biden e la ricerca di una propria strada per conquistare la Casa Bianca. Per oltre cinquant’anni, Woodward ha realizzato reportage dirompenti su tutti i presidenti, a partire da Richard Nixon e lo scandalo Watergate. Con War il due volte premio Pulitzer alza ancora una volta l’asticella del giornalismo più autorevole e illuminante, indispensabile per capire il nostro tempo. La traduzione è affidata a Vincenzo Perna, Sara Puggioni, e a Federica Tuzzi.

Portami a casa‘ (Fazi) di Sebastian Fitzek

È sabato sera, a Berlino. Sono da poco passate le 22. In un silenzioso appartamento d’epoca di Charlottenburg, Jules Tannberg è al telefono. Sta sostituendo un amico che lavora per una linea telefonica dedicata alle donne che tornano a casa di notte; donne che cercano una voce rassicurante che faccia loro compagnia lungo il tragitto, o anche qualcuno a cui chiedere aiuto in caso di bisogno. Inizia così ‘Portami a casa’ il giallo in uscita il 22 ottobre con Fazi dello scrittore berlinese Sebastian Fitzek.

Finora nessuna chiamata ha mai riguardato una situazione di vero pericolo. Finora, appunto. Mentre guarda le ultime notizie in TV, Jules riceve una strana telefonata: all’altro capo della linea c’è una donna che sostiene di aver chiamato per sbaglio. Ma si capisce che è terrorizzata. Klara, questo è il suo nome, gli confida di essere seguita da un uomo che l’ha già aggredita e che ha dipinto con il sangue una data sul muro della sua camera da letto: la data della sua morte. E a quel giorno mancano poche ore. Là fuori, Jules lo sa bene, c’è un serial killer in libertà, noto come “il killer del calendario” per il suo modus operandi. Comincia così una lunga notte da incubo, una notte in cui niente è casuale e niente è come sembra, un diabolico gioco del gatto con il topo; ma chi è il gatto, e chi il topo?

Dall’autore di thriller più amato della Germania, uno spaventoso viaggio nel cuore dell’oscurità più profonda, fatto di pagine tesissime cosparse di trappole e trabocchetti. Il lettore è avvisato: mantenere i nervi saldi sarà difficile.

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