5 Febbraio 2025
05:27
Mal’Aria: Milano e Pavia tra le città più inquinate secondo il rapporto di Legambiente
LOMBARDIA – In Lombardia si continua a respirare Mal’Aria. L’ultimo rapporto di Legambiente piazza Milano, e anche e Pavia, tra i centri urbani con i livelli più elevati di inquinamento atmosferico. I dati raccolti evidenziano un numero critico di superamenti dei limiti per le polveri sottili (PM10) e il biossido di azoto (NO2), due dei principali responsabili dei danni alla salute pubblica.
Milano tra le città con più sforamenti di PM10
Nel 2024, Milano ha registrato ben 68 giorni di superamento dei limiti giornalieri di PM10 nella centralina di via Marche. Peggio ha fatto solo Frosinone, dove la centralina Scalo ha registrato 70 giorni oltre i limiti consentiti. A Milano, però, anche altre tre centraline del capoluogo lombardo hanno oltrepassato la soglia dei 35 giorni all’anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m³:
Senato: 53 giorni
Pascal Città Studi: 47 giorni
Verziere: 44 giorni
Numeri preoccupanti che rendono Milano la seconda città più inquinata tra le 98 monitorate nel report a conferma di una criticità strutturale che riguarda non solo il traffico veicolare ma anche il riscaldamento domestico e le attività industriali.
Pavia: aria irrespirabile, servono interventi urgenti
Anche Pavia presenta dati allarmanti: nel 2024 ha registrato 47 giorni di superamento del limite giornaliero di PM10 nella centralina di Piazza Minerva e 38 giorni in via Folperti. La media annuale del PM10 si attesta sui 29 µg/m³, rendendo necessario un taglio delle emissioni del 31% per rientrare nei nuovi limiti UE previsti dal 2030.
NO2: Milano tra le città peggiori d’Italia
Oltre al particolato, il rapporto mette in evidenza la pericolosità del biossido di azoto (NO2), un inquinante legato soprattutto al traffico veicolare. Milano registra una media annuale di 33 µg/m³, superata solo da Napoli e Palermo. Per rientrare nei nuovi parametri fissati dall’UE, il capoluogo lombardo dovrà ridurre le concentrazioni di NO2 del 40%. Anche Pavia non è esente da problemi: con una media di 23 µg/m³, la città dovrà abbattere le emissioni del 14% per rispettare i futuri limiti europei.
Verso il 2030: una sfida complessa
Se oggi i numeri sono già preoccupanti, la situazione diventa ancora più critica guardando ai nuovi standard europei previsti dal 2030. Secondo le stime di Legambiente il 71% delle città italiane supererà i limiti di PM10 e il 45% delle città sarà oltre i limiti per il NO2.
Milano e Pavia dovranno intervenire con politiche più incisive sul trasporto pubblico, sulla riduzione del traffico privato e sulla decarbonizzazione del riscaldamento. L’inquinamento atmosferico è un problema che non può più essere rimandato: la salute dei cittadini e il futuro delle città dipendono dalle scelte che verranno fatte oggi.