Cronaca - Alessandria

Imparare con i videogiochi a difendersi dal cyberbullismo: a Valenza via al progetto pilota

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Imparare giocando. Si può tradurre anche così il senso del progetto di educazione digitale “Il Lupo nella Rete“, promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e che, in questa prima edizione pilota, è stato coordinato dall’Istituto Comprensivo “Paolo e Rita Borsellino” di Valenza. L’obiettivo è utilizzare anche i videogiochi, e anche i cosiddetti escape room, per mettere in guardia i giovani dai pericoli del web, in particolare dal cyberbullismo.

Già questo mercoledì nella sede della Fondazione Cral, a Palatium Vetus, si terrà un corso di formazione per 99 docenti del territorio. Il 26 febbraio toccherà a tre classi di seconda media della scuola Anna Frank di Valenza. A seguire saranno coinvolte anche le famiglie degli studenti. I tre esperti che si interfacceranno con i ragazzi saranno Nino D’Amico esperto di cybersecurity della società informatica HRC Srl di Torino, il docente del Politecnico di Torino Marco Mazzaglia e lo psicoterapeuta Alberto Rossetti. 

“È un progetto molto articolato che ha lo scopo di sostenere, con modalità efficaci e innovative, l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza digitale” ha sottolineato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano. Il nostro obiettivo è quello di proteggere i giovani dai pericoli che incontrano in rete, di metterli in guardia fin dai primi gradi scolastici sulla necessità di tutelare la propria privacy e di fornire loro gli strumenti per riconoscere i rischi derivanti dal cyberbullismo, dalle truffe online, dai contatti indesiderati, dai furti di identità. Non solo. Siamo convinti che sia fondamentale educarli a gestire il tempo trascorso sul web in modo equilibrato, prevenendo la dipendenza tecnologica e conseguenti problemi di salute mentale e fisica. Questo progetto nasce dalla consapevolezza che la “rete” rappresenta una grande opportunità per affrontare il futuro e le sfide del mondo del lavoro sempre più digitalizzato e iperconnesso, per cui è importante che i giovani imparino, al più presto, a utilizzare le competenze digitali in modo sicuro e responsabile, consci delle insidie e dei pericoli che possono incontrare. Ringrazio i partner che ci affiancano in questo percorso e mi auguro che il progetto, una volta perfezionato possa destare l’interesse di altri istituti scolastici della provincia di Alessandria”.

“I nuovi mezzi tecnologici di cui copiosamente disponiamo” ha rimarcato il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Paolo e Rita Borsellino, il professor Maurizio Primo Carandini “devono essere per noi un aiuto per avventurarci nel cammino della conoscenza; perché questo accada, dobbiamo promuovere la giusta consapevolezza”. 

Secondo i dati forniti dagli esperti di Clusit – Associazione italiana di sicurezza informatica -, il numero degli attacchi cyber in Italia è raddoppiato nell’ultimo quinquennio; in particolare, il nostro Paese registra il 7% degli attacchi cyber in assoluto e l’81% di questi ha avuto una gravità critica o elevata, quindi più dannosa. Di qui la necessità di promuovere un uso responsabile della tecnologia coinvolgendo le scuole, i docenti, gli studenti e le loro famiglie con un approccio ludico, pratico e interattivo finalizzato alla creazione di una coscienza critica che permetta ai giovani di riconoscere fake news e disinformazione.

Gli istituti scolastici della provincia di Alessandria interessati potranno inoltrare la richiesta di replicare il progetto scrivendo a: progetti@fondazionecralessandria.it

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