Autore Redazione
venerdì
14 Febbraio 2025
17:23
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria presentato il libro sulla profuga istriana Erminia Dionis Bernobi, cugina di Norma Cossetto

Ad Alessandria presentato il libro sulla profuga istriana Erminia Dionis Bernobi, cugina di Norma Cossetto

ALESSANDRIA – Questo giovedì la Biblioteca Civica di Alessandria ha ospitato la presentazione del libro “Una vita appesa a un filo”, la storia di Erminia Dionis Bernobi, istriana profuga ed esule a Trieste (cugina di Norma Cossetto, uccisa dai partigiani jugoslavi nella foiba di Villa Surani, ndr), a cura di Rossana B. Mondoni, storica e consigliera dell’Istituto Studi Politici Giorgio Galli Gruppo Scuola e Didattica. 

“Un incontro” ha sottolineato l’assessora alle Politiche Sociali, Roberta Cazzulo “che ci ha permesso di rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, fiumani e dalmati, che avevano radici in quelle terre così ricche di cultura e di storia, vuole essere un impegno di civiltà. Il compito delle istituzioni, della scuola, di ciuscuno di noi, è preservare la memoria storica e promuovere una società fondata sul rispetto, sull’eguaglianza, sul dialogo”.

“La memoria è fondamentale perché a differenza del ricordo, non rappresenta solo un’immagine di qualcosa che è stato, ma ne fissa l’idea generando cultura, conoscenza e alimentando la riflessione comune. Il mantenere viva la memoria va di pari passo con l’attivare momenti conoscenza, soprattutto per i più giovani: “Gli studenti non hanno vissuto queste tragedie in prima persona, dunque per loro non è un problema di ricordo ma di conoscenza. Il ricordo, anche quello più doloroso, può diventare seme di crescita civile. La legge n. 92 del 30 marzo 2004, ha istituito Il giorno del ricordo e, da allora, ogni 10 febbraio si ricordano le vittime delle foibe, l’esodo di istriani, fiumani e dalmati dai loro territori e la complessa vicenda del confine orientale. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti. Le sofferenze subite dai nostri esuli, dalle popolazioni di confine, non possono essere motivo di divisione nella nostra comunità nazionale”.

“Devono invece essere richiamo all’unità, alla solidarietà, al sostegno. Il rischio più grave di fronte alle tragedie dell’umanità non è il confronto delle idee, ma l’indifferenza che genera rimozione e oblio. La civiltà della convivenza, del dialogo, del diritto internazionale, della democrazia è l’unica alternativa alla guerra. La presentazione di questo libro rappresenta un’occasione unica per approfondire la storia di Erminia Dionis Bernobi cugina di Norma Cossetto giovane vittima seviziata, torturata e poi uccisa. Erminia a Trieste per decenni ha creato abiti da sogno, con una brillante carriera nel mondo della sartoria, ed è conosciuta anche per il suo grande impegno nel volontariato. Erminia, donna resiliente, tenace, combattiva che ha vissuto giovanissima i drammi dell’esodo e ha saputo rinascere grazie alla sua dedizione al lavoro un talento innato a Trieste per decenni ha creato abiti da sogno, con una brillante carriera nel mondo della sartoria, ed è conosciuta anche per il suo grande impegno nel volontariato, alcuni anni fa è stata insignita del titolo di Cavaliere del Lavoro alla Repubblica e L’Associazione Nazionale Confartigianato le ha riconosciuto il titolo di “Maestro d’Opera ed Esperienza”. Erminia ha vissuto i drammi dell’Esodo fuggita da sola a 15 anni lasciando la sua famiglia in Istria per mettere in salvo la sua vita per evitare delle ritorsioni e che poi ha saputo rinascere. Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere. Un ringraziamento speciale va al consigliere Giuseppe Bianchini che si è fatto parte attiva per organizzare questa iniziativa e ai due relatori: la professoressa Rosanna B. Mondoni e il Senatore Daniele Borioli”. 

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