I 50 anni del Mulino Bianco con una maxi sveglia a Milano e gli spot più amati
ITALIA – Mulino Bianco festeggia 50 anni. Un appuntamento che il marchio celebrerà con molte iniziative a partire da oggi, 19 febbraio, con 5 giorni speciali a Milano dove, in piazza Gae Aulenti, è stata allestita una Maxi Sveglia a forma di Mulino, il celebre modello degli anni ’80. Il 2025 sarà però contrassegnato dal ritorno del piccolo Mugnaio Bianco prodotti e pacchi speciali, e molti tuffi nel passato.
Proprio per celebrare questo legame tra passato e presente sono stati riproposti gli spot più cari ai consumatori, riassunti nel video che vi proponiamo e nella scheda di seguito:
IN TV NEGLI ANNI ’70: CAROSELLO E FILASTROCCHE, UN RITORNO ALLE COSE BUONE DI UNA VOLTA
Nel 1976, Carosello divenne in breve un fatto di costume. Mulino Bianco, per una stagione, entra nel suo mondo con una serie di racconti sul ritorno alle buone cose di una volta con le Filastrocche, storie della tradizione recitate da una mamma alla propria bimba e accompagnate dal fortunato motivo musicale che divenne ben presto l’emblema stesso della Marca. Nel 1979, viene lanciato L’Abbecedario, una campagna pubblicitaria dove le lettere dell’alfabeto si circondano degli ingredienti più genuini tra grano maturo, uova fresche e latte appena munto. Emergono le scene di un mondo agreste e la potenza comunicativa della famiglia, intesa come luogo della sicurezza, dell’armonia e della felicità.
IN TV NEGLI ANNI ’80: LE AVVENTURE DEL PICCOLO MUGNAIO BIANCO E DELL’AMATA CLEMENTINA
Nel 1981, Mulino Bianco conquista lo spazio televisivo riservato ai bambini con il Piccolo Mugnaio Bianco (PMB). Trascorre le giornate nel suo piccolo Mulino sfornando dolci per l’amata Clementina che però non si accorge mai di lui. Ma PMB non perde la speranza di conquistarla perché è un entusiasta di natura e consegna a tutti un insegnamento di vita: ogni giorno dobbiamo conquistare le persone che amiamo. Nel 1985, la nuova campagna recita: “Mangia sano, torna alla natura”. Per circa un decennio si concretizza l’immagine suggestiva della Valle Felice, il luogo idilliaco dove si colloca il Mulino. L’evocazione nostalgica di “quando i mulini erano bianchi…” dà inizio a tutte le comunicazioni. Nel 1987, il mito della Valle Felice e di un arcaico mondo contadino si evolve con nuove sensibilità sociali. Ora è una giovane contadina, la “Ragazza con la chitarra”, a presentare la vita dei campi in chiave più realistica e a ricordarci che: “Ci sono cose che il tempo non cambia”.
IN TV NEGLI ANNI ’90: LA QUOTIDIANITÀ DELLA FAMIGLIA DEL MULINO
Nel 1990 avviene una rivoluzione comunicativa, trasformare il marchio in un luogo fisico. Molti italiani vorrebbero abitare “nel verde”. Da un arcaico mondo contadino si passa ad una famiglia dei nostri giorni che va a vivere in un antico mulino, bianco per davvero. La mamma insegnante, il papà giornalista, i due figli e il nonno: la Famiglia del Mulino rappresenta la quotidianità di una famiglia “all’italiana”. Nel 1994, il messaggio chiave diventa “Mangia sano, trova la natura”: si può trovare la natura anche in città e recuperare la genuinità anche nella frenetica vita metropolitana. Negli spot si colorano di verde le più note Piazze d’Italia, da Roma a Firenze, da Venezia a Milano, da Bologna a Napoli. Nel 1996, Mulino Bianco sceglie un ritorno al prodotto come protagonista: uno spot di 60” rafforza i valori di marca legati alla genuinità e alla famiglia con “Mulino Bianco è con te dall’alba al tramonto”.
IN TV NEGLI ANNI 2000: TANTE FAVOLE E CARTONI ANIMATI
Per i suoi 25 anni, Mulino Bianco lancia le “Favole”: i prodotti del Mulino sono i protagonisti di tante magiche storie (Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Alice e il Pifferaio), rallegrate da brani di successo per sostenere il messaggio “Mangia sano e vivi meglio”. Nel 2002, la fiaba classica torna protagonista. Arriva Shrek, l’orco buono campione di incassi che entra nel mondo di Mulino Bianco con una serie di spot sui Flauti. Nel 2004, con “Riscopriti genuino”, Mulino Bianco vuole raccontare situazioni reali di tutti i giorni. Uomini e donne che fanno errori comuni, bambini con grandi interrogativi e adolescenti alle prime esperienze sentimentali. Nel 2006, Salvatores dirige “Il Panettiere immaginario“. Un ragazzino sogna la cucina di casa invasa dagli “uomini della farina”, impegnati per tutta la notte a preparare e cuocere il pane. Non visto, lascia la sua impronta. Al mattino, sulla tavola della colazione, la ritrova impressa su un pane croccante e profumato. Nel 2007, gli spot “Liberi per Natura” hanno un disegno moderno e leggero. Nel 2009, una nuova campagna lancia “Nel Mulino Che Vorrei” che porta la comunicazione di Mulino Bianco nell’era digitale con una innovativa piattaforma nata per dare voce alle persone, per dialogare e realizzare insieme a loro nuove idee.
IN TV NEGLI ANNI 2010: NEL MONDO BUONO DI ANTONIO E ROSITA
Nel 2011 parte la campagna “Il piacere di mangiare sano”, emozioni che fanno riscoprire il sapore di un momento grazie alla magia del disegno. Nel 2012, varcando la soglia del Mulino si scopre un luogo senza tempo con al centro la figura del Mugnaio. L’uomo del Mulino sforna meravigliosi prodotti con passione e cura, sempre affiancato dalla sua fedele compagna, la gallina Rosita. Nel 2017, un altro momento epocale per il Mulino, tramandato a una nuova generazione. Un padre decide di puntare tutto sulla figlia Emma, con la stessa vocazione ma idee tutte sue. Al suo fianco c’è Giovanni, un giovane ed esperto agronomo.
IN TV NEGLI ANNI 2020: LE COSE BUONE CI RENDONO FELICI
Nel 2020 Mulino Bianco compie 45 anni e festeggia con uno spot che mette al centro del racconto le persone e la propria ricerca della felicità con il messaggio “Le cose buone ci rendono felici”. La nuova campagna mette al centro del racconto le persone e la loro personale ricerca della felicità, proprio in un momento delicato per tutto il Paese e non solo. Nel 2024, arriva la nuova campagna “C’è un mondo più buono”. Il mondo è pieno di cose buone. Basta volerle vedere, questo il messaggio dello spot che mostra una famiglia attorno al tavolo della colazione, con i Galletti Mulino Bianco, e una bambina che ha perso il suo orsetto di peluche sull’autobus tornando da scuola. La storia ha un lieto fine (la bambina recupera il suo orsacchiotto) e si chiude con il nuovo posizionamento di marca “C’è un mondo più buono”.