4 Marzo 2025
05:45
Oltre 4000 parcheggi gratuiti nei centri commerciali e l’87% a pagamento in centro: i numeri che pesano sul commercio di Alessandria
ALESSANDRIA – Numero, posizione e tipologia di parcheggio potrebbero essere fattori chiave nella scelta tra i centri commerciali e il centro storico per gli acquisti.
Ascom-Confcommercio ha deciso di aggiungere “dati” al dibattito su viabilità e mobilità e ha analizzato la disponibilità di parcheggi in città. Alessandria non può contare su bellezze storiche o architettoniche in grado di calamitare flussi di visitatori, hanno spiegato il presidente Ascom, Vittorio Ferrari, e la direttrice, Alice Pedrazzi. Alessandria non ha “la casa di Giulietta nel cuore della città” e il motore economico e sociale del centro storico sono negozi, bar, ristoranti e uffici. Molti, negli anni, si sono però spostati “oltre gli spalti” o in altri quartieri e per l’associazione il motivo è soprattutto uno: “Lontano dall’area centrale della città è più facile trovare parcheggio”.
In tutto sono 1078 le attività commerciali contate dall’associazione nei confini tracciati dal distretto urbano del commercio. Per raggiungerle, i clienti hanno a disposizione 4930 parcheggi. L’87%, però, è a pagamento (3296), senza contare che un buon numero serve anche chi vive o lavora in uffici nelle vie centrali della città. Ben diversa è la disponibilità di stalli per i soli clienti dei centri commerciali “artificiali”. A fronte di 81 negozi nelle gallerie commerciali ci sono 4238 parcheggi, tutti gratuiti. Solo Panorama offre 1100 stalli, 800 coperti e 300 esterni. Piazza Garibaldi e piazza della Libertà arrivano insieme a 1009 e sono “tutti a pagamento”, ha evidenziato Vittorio Ferrari.
Il costo del parcheggio non è l’unico elemento a spingere clienti in un negozio piuttosto che in un altro. C’è chi è disposto a pagare ma il parcheggio deve essere “comodo” e quindi, calcola lo studio Ascom, a una distanza tra 100 e 300 metri, e in una zona ben illuminata e presidiata. Al momento il centro città non offre molti stalli vicini che diano una “percezione di sicurezza”. E così, tra gli esercenti del centro c’è chi vede sempre meno persone all’aperitivo dopo il tramonto. Il motivo? Da quello che raccontano gli stessi clienti è che hanno “paura” a tornare la sera a prendere la macchina in zone poco illuminate.
La disponbilità di parcheggi non è per tutti il fattore che spinge altrove i clienti. Chi ha storiche attività che affacciano su piazza Garibaldi oggi vede decine di stalli liberi il sabato pomeriggio, cosa che non capitava anni fa. Il mondo è cambiato e così il commercio. Oggi è complicato tenere testa alla vasta offerta di internet e alla comodità di fare shopping con un “click”, senza neppure muovere l’auto dal garage. I negozi devono trovare una strada per differenziarsi e vanno aumentati decoro, illuminazione e controlli delle forze dell’ordine per rendere davvero piacevole una passeggiata davanti alle vetrine del centro. Per Ascom, però, è importante che i clienti trovino anche “una strada” dove parcheggiare per raggiungere il centro. “Più parcheggi comodi non vuole dire più auto in centro”, ha puntualizzato il presidente Ferrari.
Il dibattito di lunedì sera a Palazzo Monferrato è servito a scardinare “un falso mito” sui commercianti. La maggior parte dei presenti si è detta favorevole a un centro “senza auto”. Le macchine, però, devono potersi avvicinare al centro. Con i soli clienti alessandrini negozi, bar e ristoranti “non possono reggere”. Non è quindi una questione di “singole opinioni”. È “la massa” che si deve spostare. Il bacino deve allargarsi almeno all’intero territorio provinciale e offrire stalli comodi potrebbe indirizzare verso il cuore della città chi non può che usare la macchina per arrivare ad Alessandria.
Il dibattito promosso da Ascom ha coinvolto anche l’amministrazione comunale e il consigliere d’opposizione Mattia Roggero della Lega. Il vicesindaco di Alessandria Giovanni Barosini e l’assessore a Trasporti e Mobilità, Michelangelo Serra, hanno confermato l’impegno a garantire “la massima accessibilità del centro”. Anche l’amministrazione si basa su “dati”, quelli raccolti per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile già approvato dalla precedente giunta, ha ricordato Serra. L’obiettivo, ha aggiunto Serra, è fare in modo “che le regole valgano per tutti”. Il primo passo sarà l’installazione e attivazione di telecamere per far rispettare “da tutti” l’area pedonale urbana tra Corso Roma, piazzetta della Lega e traverse. Il “secondo passo” sarà “condiviso” e andrà a definire i confini della futura Ztl: “Non si parla di cambiamenti drastici ma di far rispettare a tutti le stesse regole ed evitare che parcheggino in centro solo “i furbi” o che si parcheggi sui marciapiedi”. L’assessore Serra non esclude agevolazioni e interventi per rendere più “comodi” e attrattivi i parcheggi in centro. A fine giugno scadrà l’affidamento ad Amag Mobilità e, a quel punto, l’amministrazione avrà la possibilità di fare “qualche modifica” per rispondere alle esigenze dei commercianti e dei cittadini. Uno dei ragionamenti è ad esempio quello di ridurre il costo del parcheggio in piazza della Libertà.