Da Piazza Statuto al Mondo: l’intervista a oSKAr degli Statuto
ALESSANDRIA – È una voce inconfondibile della musica italiana, ma anche un pensatore lucido, critico, diretto. OsCar Giammarinaro, leader degli Statuto, è stato ospite di Radio Gold per un’intervista che ha spaziato tra passato e presente, note e lotte, memoria e visione. Un incontro che non è stato solo musicale, ma profondamente sociale. Con lui abbiamo ripercorso la storia del gruppo torinese che ha saputo farsi portavoce della cultura mod, ma soprattutto abbiamo parlato di ciò che oggi manca alla scena musicale italiana: identità, militanza, radici. E luoghi. “Abbiamo bisogno di spazi fisici dove riconoscerci, confrontarci, esistere” – ci ha detto Oskar – “perché senza aggregazione non c’è cultura. E senza cultura, il sistema ti ingoia”. Gli Statuto, nati in piazza Statuto a Torino negli anni Ottanta, non sono solo una band. Sono una dichiarazione politica e di stile. Il loro modernismo non è nostalgia, ma un metodo di resistenza. “Essere mod oggi – ha sottolineato – significa restare fedeli a se stessi in un mondo che vuole farti cambiare forma ogni giorno”. E se c’è una certezza che attraversa i decenni e le generazioni, per Oskar rimane una sola: “Il modernismo è la via per sopravvivere al sistema”.