Acque basse, pericoli profondi. Il rischio, spesso sottovalutato, dei fiumi in estate
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Ogni anno in Italia muoiono in media 328 persone per annegamento, e tra queste 41 sono bambini o adolescenti. Gli allarmanti dati dell’Istat sono stati ricordati in occasione della nuova campagna di prevenzione lanciata in questi giorni dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con nove Regioni italiane, tra cui il Piemonte.
Tra le raccomandazioni principali, la prima è quella di immergersi solo in acque sorvegliate da personale qualificato, in grado di intervenire in caso di emergenza, ed evitare di fare il bagno se il mare è mosso o in acque dove sono presenti correnti. Fondamentale è poi rispettare sempre i divieti di balneazione. Anche le piccole piscine domestiche possono rappresentare un pericolo, in particolare per i bambini. Inoltre, sono spesso sottovalutati i rischi dei fiumi durante l’estate. Come hanno spiegato a Radio Gold il Capo Reparto dei Vigili del Fuoco di Alessandria, Pierluigi Moro, e l’Ispettore Giovanni Suppa, anche se il livello dell’acqua è basso, le correnti in alcuni punti possono comunque avere una notevole forza. Anche i fondali possono nascondere insidie, e bisogna sempre tenere conto di un possibile innalzamento improvviso delle acque, anche in giornate di cielo sereno.
(Nella foto di copertina della video intervista il Capo Reparto dei Vigili del Fuoco di Alessandria, Pierluigi Moro, e l’Ispettore Giovanni Suppa insieme al Vice Comandante del Comando provinciale di Alessandria, Riccardo Briante)