17 Luglio 2025
08:28
Estate salata: voli a +38% e gelati a +3,8%. L’allarme del Codacons a Pavia sulla “stangata d’estate”
PAVIA -L’estate 2025 si sta rivelando un salasso per le famiglie italiane. A lanciare l’allarme è il Codacons, che commenta i dati appena pubblicati dall’Istat: i rincari sulle voci legate alle vacanze estive sono talmente evidenti da configurare quella che l’associazione dei consumatori definisce una vera e propria “stangata d’estate”. Dai voli ai traghetti, dalle piscine ai musei, senza dimenticare i gelati: il conto per chi parte, ma anche per chi resta, si fa sempre più amaro.
Voli aerei e traghetti: aumenti da capogiro
A trainare l’impennata dei costi sono soprattutto i trasporti. I voli nazionali registrano un incremento del +38,7% su base annua, un rincaro che colpisce direttamente chi sperava di approfittare dell’aereo per raggiungere le mete italiane in tempi rapidi. Non va meglio sul mare: i traghetti segnano un +19,6%, mentre i pacchetti vacanza nazionali aumentano dell’8,7%.
Secondo il Codacons, si tratta di rincari “del tutto ingiustificati”, che aggravano la spesa per milioni di italiani. “Nonostante un tasso generale d’inflazione relativamente contenuto (+1,7%), le voci turistiche fanno registrare aumenti ben più marcati – spiega l’associazione- con un impatto stimato in 559 euro annui in più per una famiglia tipo, e 761 euro per un nucleo con due figli”.
Non solo viaggi: aumenti anche per spiagge, hotel e perfino gelaterie
La batosta non si ferma ai trasporti. Anche stabilimenti balneari, piscine, palestre e parchi divertimento segnano un aumento medio del +7,7%. A rincarare sono anche le strutture ricettive: gli hotel salgono del +2,9%, i villaggi turistici del +3,6%, mentre case vacanza, B&B e affittacamere vedono un incremento medio del +5,9%. Perfino la cultura e il tempo libero si fanno più cari: i musei e i monumenti storici aumentano del 4%, mentre ristoranti e bar segnano rispettivamente un +3% e +3,8%. E sì, anche il gelato – simbolo per eccellenza dell’estate italiana – costa in media il 3,8% in più rispetto allo scorso anno.
Il Codacons chiede chiarezza: “La dinamica dei prezzi nel comparto turistico risulta sempre più scollegata da quella generale dell’economia – denuncia il Codacons – e si abbatte in modo sproporzionato sui consumatori, proprio in un momento in cui le famiglie dovrebbero potersi permettere un po’ di svago e relax dopo mesi di rincari su beni primari e utenze”. L’associazione invita le autorità a vigilare su eventuali speculazioni, segnalando che molti aumenti “appaiono immotivati e dannosi per il turismo interno“.
(in copertina foto tratta dal sito Unsplash)