Se l'Europarlamento farà passare la proposta del dazio zero per il riso extra Ue saranno pesantissimi i danni per i produttori della Lombardia e del Piemonte.
CASALE MONFERRATO – L’Europarlamento presto deciderà se far arrivare il riso straniero nell’Unione a dazio zero. Se l’ipotesi dovesse divenire realtà saranno pesanti i danni per i coltivatori locali. Contro questo rischio si sta opponendo Alberto Cirio, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue, che ha proposto ai Consigli Regionali di Piemonte e Lombardia, le due regioni con più del 90% della superficie risicola coltivata italiana, di presentare un ordine del giorno condiviso.
Il documento verrà presentato questa sera a Casale e mira a chiedere all’Europa l’attivazione della clausola di salvaguardia. Con l’eurodeputato Cirio sarà presente all’incontro anche il consigliere regionale Massimo Berutti, firmatario dell’ordine del giorno depositato a Palazzo Lascaris.
«Il comparto del riso sta attraversando un momento di grave difficoltà a causa di diversi fattori che rischiano di compromettere non soltanto i raccolti, ma anche la sopravvivenza stessa di una delle nostre principali eccellenze agricole – hanno sottolineato Alberto Cirio e Massimo Berutti. È il momento di scendere in campo tutti per una mobilitazione generale delle Istituzioni del riso, che non deve avere e non ha colore politico. Una battaglia che, partendo dagli Enti locali, porti a tutti i livelli istituzionali, dalle Regioni ai Ministeri, fino alla Commissione Europea, il sentimento di crescente disagio che le nostre imprese stanno vivendo, per contribuire ad individuare soluzioni utili ed immediate a tutela del comparto».
Al termine dell’incontro, verranno consegnati gli Ordini del giorno già presentati nei Consigli regionali di Piemonte e Lombardia per difendere il settore, insieme a una proposta di Deliberazione che le Giunte comunali potranno approvare a sostegno della mobilitazione generale.