Autore Redazione
martedì
7 Novembre 2017
05:55
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Cronaca - Alessandria

“Commosso al traguardo”: Fulvio racconta la sua maratona a New York

L'esperienza del 52enne alessandrino nella Grande Mela.
“Commosso al traguardo”: Fulvio racconta la sua maratona a New York

NEW YORK – Impossibile trattenere le lacrime di gioia una volta tagliato il traguardo di Central Park. Ai microfoni di Radio Gold l’alessandrino Fulvio Mettica ha rivissuto la splendida domenica di sport nella Grande Mela, in occasione della sua seconda maratona di New York dopo che due anni fa, al compimento del 50^ compleanno, decise di regalarsi questa splendida avventura che ora ha voluto rivivere.

Tutto è andato come previsto” ha raccontato Fulvio “alla fine mi sono migliorato di circa venti minuti e ho tagliato il traguardo in 5 ore e 27 minuti. Forse l’unico rammarico è che ha piovuto lungo tutto il percorso. Una volta arrivato ho abbracciato tutti quelli che erano vicino a me, anche se non li conoscevo. E’ stato bellissimo. All’inizio ho tenuto una buona andatura poi al 30^ chilometro ho rallentato un po’, anche se la parte più complicata e lunga è stata tornare in hotel. Non ci è voluto poco” ha aggiunto Fulvio col sorriso.

Inevitabili i controlli lungo tutto il tragitto: “C’erano tantissimi agenti di polizia armati in ogni strada e obiettivamente questo è stato importante per dare sicurezza a tutti. In parallelo, però, non è mancato il solito folklore newyorkese.”

Prima di ripartire per l’Italia Fulvio Mettica non poteva non rispettare la tradizione post maratona per ogni corridore: “Il giorno dopo chi come me ha ricevuto la medaglia all’arrivo è andato a farsi incidere il nome e il tempo. Tutti quelli che hanno visto che la portavo orgoglioso al collo si sono complimentati: “Good job”, mi hanno detto. E poi ho incontrato a Times Square il grande Orlando Pizzolato (foto in alto col vincitore di due maratone di New York consecutive nel 1984 e 1985, ndr). E’ lui il testimonial di Terramia, l’organizzazione che ha coordinato la trasferta degli italiani nella Grande Mela.”

Appena archiviata questa grande emozione, infine, perché non pensare a un ritorno? “Mia moglie ha detto che questa sarebbe stata l’ultima” ha concluso Fulvio ridendo “chissà, non so se tornerò da solo ma insieme a un gruppo di amici non si mai! Vedremo tra qualche anno.”

In basso le foto della sfilata delle nazioni, alla vigilia della gara.

“Commosso al traguardo”: Fulvio racconta la sua maratona a New York
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