Autore Redazione
venerdì
28 Febbraio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Dal tavolo delle povertà l’appello alle istituzioni: non chiudete il Ferrhotel o trovate una soluzione

Dal tavolo delle povertà l’appello alle istituzioni: non chiudete il Ferrhotel o trovate una soluzione

Anche il ‘Tavolo tecnico delle povertà‘ prende posizione sul caso ‘Ferrhotel‘, l’edificio vicino alla stazione di Alessandria, divenuto luogo di accoglienza per decine di senzatetto. In una accorata lettera alcuni componenti del tavolo hanno chiesto alle istituzioni di farsi carico del problema, evitando lo sgombero o almeno prevedendo soluzioni alternative per chi una casa non ce l’ha. La vicenda è esplosa per la decisione, annunciata dalla proprietà dello stabile, di sgomberare e chiudere definitivamente l’immobile. Di fatto quindi, decine di persone sono improvvisamente in mezzo a una strada, senza alternative.

Il problema è che durante l’inverno l’edificio ospita una ventina di persone e il numero sale a 40-50 negli altri mesi dell’anno, quando l’Ostello Caritas ritorna alla normale attività. Ed è proprio questa l’ulteriore complicazione, l’impossibilità, al momento, per l’Ostello, di poter garantire la stessa capacità ricettiva per tutto l’arco dell’anno. Per questo la Caritas richiede “necessariamente agli ospiti, terminata la stagione invernale, di limitare la loro permanenza nella struttura a soli 15 giorni ogni mese”.

Di conseguenza il ferrhotel viene utilizzato dai senzatetto da diversi anni, ed è diventato di fatto l’unica alternativa alla strada per tutti coloro che non possono, per diverse ragioni, trovare posto nell’Ostello Caritas. “Si tratta di cittadini, in prevalenza italiani, con storie di profonda esclusione sociale, che si sono adattati a vivere in condizioni abitative estreme, essendo lì  privi dei servizi fondamentali (acqua, luce, servizi igienici, riscaldamento) e in pessime condizioni igienico-sanitarie. Il gruppo di lavoro del Tavolo Tecnico, nel realizzare le iniziative della campagna Emergenza Freddo, ha scelto di non ignorare la realtà del ferrhotel,  riconoscendo che per molte persone quella struttura è “casa” , e significa sopravvivenza.  Per questo, nel corso degli ultimi 2 anni, una delle azioni importanti del Tavolo Tecnico è stata quella di costruire piccoli percorsi di dignità per le persone che abitano al ferrhotel, fornendo loro acqua potabile, generi di prima necessità, coperte e sacchi a pelo. La funzione del Tavolo Tecnico, nel corso di questi anni, è stata quella di leggere i bisogni e promuovere iniziative e progetti che riconoscessero i diritti e la dignità delle persone, in particolare di quelle più fragili. Riteniamo che la decisione non concertata di chiudere improvvisamente questa struttura,  riveli una grave sottovalutazione delle immediate conseguenze che ciò avrà per il nostro territorio. Ma soprattutto ciò significa non riconoscere i diritti fondamentali di questi cittadini, considerandoli a tutti gli effetti “vite di scarto”. Chiediamo che le  istituzioni  si facciano carico di questa situazione, allo scopo di scongiurare lo sgombero e comunque individuare  alternative concrete e praticabili. La lettera è stata firmata dagli operatori del Tavolo Tecnico: Marco Santi, Renzo Sacco, Fabio Scaltritti, Marina Fasciolo, Ombretta Turello.

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