2 Luglio 2019
05:00
Riparte iter per la discarica “sostenibile” tra Frugarolo e Casal Cermelli
FRUGAROLO – Riprende l’iter per la valutazione di compatibilità ambientale della discarica di 10 tipologie rifiuti “non pericolosi” in località Pitocca, che tra 8/10 anni dovrebbe trasformare l’area di cava di circa 35 ettari nel territorio comunale di Frugarolo e in parte di quello di Casal Cermelli in un parco “green” a tema Po. Dopo aver chiesto di stoppare temporaneamente la procedura fino a fine giugno per spiegare al meglio il progetto ai cittadini, la società La Filippa 2.0 ha ora presentato istanza di attivazione alla Provincia. “Ma possiamo fidarci?”. È questa la domanda che è stata posta con maggiore frequenza dalle circa 150 persone che hanno partecipato agli incontri organizzati negli ultimi sei mesi e dagli utenti che hanno cliccato poco meno di 8 mila volte sul sito internet aperto per rispondere ai quesiti dei cittadini, ha raccontato l’amministratore unico della società, Massimo Vaccari. La costituzione di un comitato contro il progetto “era scontata”: “era già capitato a Cairo Montenotte”. La Filippa 2.0 “è chiamata discarica” ma è “un’altra cosa”, ha rimarcato l’imprenditore che “in un’ottica di assoluta trasparenza” ha voluto dare a cittadini ed Enti “garanzie con valore legale, che vanno oltre a quanto richiesto dalla legge”. Alla documentazione per far ripartire l’iter la società ha allegato quattro “studi scientifici”. In uno i professionisti assoldati avrebbero simulato delle “vere e proprie catastrofi” arrivando comunque a escludere esondazioni nell’area de La Filippa 2.0: “lì non arriverebbe una goccia d’acqua”, ha assicurato Vaccari, che si è comunque fatto avanti con la Provincia per costruire un tratto di argine oggi mancante a ulteriore protezione dell’area. “Escluse” in due distinti studi anche interferenze tra l’abbancamento dei rifiuti e le falde profonde e superficiali:“il rischio è zero”. Allegato un quarto studio per rassicurare sulla salute dei cittadini, la società La Filippa 2.0 si è impegnata a dare ulteriori 16 garanzie a Enti e cittadini, tra cui quella di pubblicare mensilmente un report su tutti i rifiuti smaltiti nei 30 giorni precedenti, “con tanto di fotografie”.
A monitorare “la sostenibilità” della discarica, ha annunciato Vaccari, saranno anche delle “sentinelle naturali”. Già durante l’allestimento del cantiere nell’area de La Filippa 2.0 verranno sistemati degli alveari per un biomonitoraggio ambientale: “Analizzeremo il miele e sono sicuro che lo mangeremo anche”. Altro impegno che diventerà “obbligo” in caso di approvazione del progetto sarà quello di pubblicare un report sulla “destinazione geografica” degli investimenti “daremo la priorità a Frugarolo e Casal Cermelli, alla provincia di Alessandria e ai territori confinanti” e quello di “ottenere e mantenere” il rating di legalità entro 6 mesi dal raggiungimento del fatturato minimo richiesto di 2 milioni di euro. Presentata istanza di attivazione del procedimento, ora la Provincia avrà circa un mese di tempo per verificare la documentazione allegata e poi aprire la fase delle osservazioni. Vaccari non si sbilancia sui tempi, ma una risposta potrebbe arrivare entro l’anno. In caso di “ok” della Provincia di anni ne serviranno poi almeno 8 per riqualificare l’intera area “a fini turistici”.
L’amministratore unico della società, però, non vuole aspettare tanto per mostrare ai cittadini il suo progetto e così, ha annunciato, ha messo a punto una proposta integrativa da 690 mila euro per il ripristino ambientale dell’ex discarica per inerti. Un’area di 25 mila metri quadrati, già battezzata “Verso il MiniPò”, che verrà arredata con giochi e strutture in legno per ospitare i primi incontri e iniziative già all’avvio del cantiere de La Filippa 2.0. Ovviamente, in caso di via libera al progetto.