Autore Redazione
giovedì
10 Gennaio 2019
08:34
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Cronaca - Acqui Terme - Alessandria

Si apre iter per discarica “sostenibile” tra Frugarolo e Casal Cermelli

La società Filippa 2.0 ha chiesto la Valutazione di impatto ambientale per realizzare una discarica "di soli rifiuti non pericolosi" in località Pitocca, nel territorio comunale di Frugarolo e in parte di quello di Casal Cermelli
Si apre iter per discarica “sostenibile” tra Frugarolo e Casal Cermelli

FRUGAROLO – La procedura per la Valutazione di impatto ambientale non è ancora formalmente partita. La pubblicazione sul sito della Provincia di Alessandria del progetto della società Filippa 2.0 per realizzare una discarica “di soli rifiuti non pericolosi” in località Pitocca, nel territorio comunale di Frugarolo e in parte di quello di Casal Cermelli ha già generato la prima levata di scudi.

Il “Movimento di lotta per la salute” di Alessandria ha chiamato “alla mobilitazione comitati, organizzazioni ambientaliste, politiche e anche istituzioni per respingere “senza se e senza ma” il progetto, che prevede di utilizzare una cava di 345.800 mqa 500 metri dal torrente Orba” per ricavare una discarica da 231.500 mq dove, nell’arco di 8 anni, verranno conferiti 965.000 m3 di rifiuti urbani.

Una discarica che per la società proponente andrà però a “riqualificare” una vasta area di cava “a fini turistico ricreativi“. Una volta completata l’operazione, tra circa 8/10 anni, la zona diventerà “un green park”. Un parco, molto probabilmente a pagamento, dove si potrà seguire un percorso ciclopedonale che riprenderà il tema del Po, ha anticipato Riccardo Parigi, Responsabile Relazioni Esterne della società proponente. La Filippa 2.0, ha aggiunto, “è chiamata discarica” perché l’area verrà riempita per il 50% con terre di recupero e materiali naturali e per la restante metà con “rifiuti non pericolosi”. La Filippa 2.0, ha però assicurato, sarà “una discarica di nuova generazione“.  Il progetto pensato per la vasta area di circa 35 ettari tra Frugarolo e Casal Cermelli è una sorta evoluzione de “La Filippa”. Una cascina a Cairo Montenotte dove gli imprenditori Massimo e Carlo Vaccari hanno realizzato un impianto “sostenibile” per soli “rifiuti non pericolosi, inorganici o a basso contenuto organico“.

Rispetto a quel progetto, per “La Filippa 2.0” è stato stabilito un numero più ristretto di codici rifiuto: 10 contro i 69 di Cairo Montenotte. In base a quanto si legge nei file sul sito della Provincia, la cava tra Frugarolo e Casal Cermelli  verrà riempita con scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone, parte di rifiuti urbani e simili non destinata al compost,  compost non idoneo all’utilizzo agronomico per la presenza di plastica, gomma, vetro e simili, rifiuti solidi provenienti dalla potabilizzazione delle acque, fanghi prodotti dai processi di chiarificazione e potabilizzazione delle acque e da processi di decarbonatazione, inerti risultati dalle operazioni di recupero di carta, plastica, legno, vetro e simili, materiali misti prodotti dal trattamento meccanico di rifiuti e terre e rocce necessarie per la gestione dell’impianto. “In pratica è solo la parte non recuperabile dei rifiuti che i cittadini producono nelle loro case”.  “Capiamo le preoccupazioni dei cittadini per la vicinanza dell’area all’Orba – ha aggiunto Parigi – Le distanze sono quelle ed è vero che siamo vicini al corso d’acqua. I proponenti, la famiglia Vaccari, hanno fatto tutte le valutazioni necessarie prima dell’acquisto dell’area e non esistono problemi di falde acquifere”.

Rassicurazioni che, ovviamente, gli Enti andranno ora a verificare studiando il progetto della Filippa 2.0. Il sindaco di Frugarolo, Martino Valdenassi, ha saputo del prossimo avvio della procedura per la Valutazione di impatto ambientale solo pochi giorni prima di Natale. Tempo fa la società aveva spiegato la sua idea al Comune ma l’iter si era bloccato in attesa di un parere della Regione, arrivato poi poche settimane fa. Il sindaco, ha spiegato, di certo non esulta all’idea di avere una discarica sul territorio comunale. Sarebbe però “scorretto” mettersi subito di traverso senza aver prima analizzato i dati tecnici. “Per ora sappiamo solo quello che c’era stato detto a voce dalla società proponente, ossia che la discarica avrebbe contenuto i rifiuti della pattumiera di casa, vagliati e con già estratto tutto il riciclabile. Un conto, però, solo le parole. Un altro i codici rifiuto e i dati messi nero su bianco”. Insieme ai cittadini e con il supporto di un tecnico preparato, il comune di Frugarolo, e di certo anche quello di Casal Cermelli, “spulcerà” il progetto. “Ovviamente valuteremo tutto con grande attenzione e se il progetto risulterà non compatibile con il tranquillo e sano vivere dei cittadini anche noi seguiremo il percorso scelto ad esempio da Sezzadio per contrastare il progetto di discarica a Cascina Borio“.

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