Autore Redazione
mercoledì
6 Novembre 2019
05:37
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Cronaca - Alessandria

L’Italia piange i tre Vigili del Fuoco: il ricordo di chi voleva loro bene

Il cordoglio per i tre eroi tragicamente scomparsi nel crollo della cascina a Quargnento
L’Italia piange i tre Vigili del Fuoco: il ricordo di chi voleva loro bene

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Tanti cittadini già da ieri mattina fino alla veglia serale hanno portato fiori davanti al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Alessandria, in segno di affetto verso i tre Vigili del Fuoco morti a Quargnento.

Tanti i biglietti e pensieri per Matteo Gastaldo, 46 anni, Antonio Candido 32 anni e Marco Triches di 38 anni. “Grazie ragazzi, siete i nostri eroi” ha scritto uno dei cittadini sul biglietto lasciato davanti al Comando.

Si moltiplicano anche in tutta Italia le manifestazioni di cordoglio e affetto. Ad Alessandria le bandiere si sono abbassate a mezz’asta e il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha già annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali dei tre Vigili del Fuoco.

Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino anche a Gavi dove viveva con la moglie e la figlia di 9 anni Matteo Gastaldo, l’ultimo Vigile del Fuoco estratto dalle macerie del cascinale. La morte di Matteo “ha sconvolto l’intera cittadina“, ha spiegato il vicesindaco, Nicoletta Albano. La famiglia di Matteo è titolare di una storica gelateria di Gavi, a cui si dedica il fratello più piccolo di Matteo che, invece, aveva scelto di fare il Vigile del Fuoco e aiutare cittadini. L’aveva fatto, ha ricordato il vicesindaco di Gavi, “anche durante l’ultima emergenza maltempo”.

È profondo anche a Valenza il cordoglio per la morte dei tre Vigili del Fuoco. Una delle tre vittime, il 38enne alessandrino Marco Triches, da alcuni anni viveva a nella città dell’oro con la moglie Clarissa e il loro bambino. Marco amava il suo lavoro ma anche il teatro, ha ricordato Laura Bombonato che per prima avvicinato Marco a un palcoscenico e ai testi teatrali quando aveva solo 17 anni. Marco Triches aveva poi scelto di diventare Vigile del Fuoco, senza mai abbandonare la passione per il Teatro. Per amore si era trasferito a Valenza e ormai era “un valenzano” ha scritto il sindaco della città dell’oro, Gianluca Barbero. Marco, ha aggiunto “era uno dei nostri ragazzi, andato incontro al suo destino, con il senso del dovere che contraddistingue chi opera silenziosamente per il nostro benessere”.

Tra le sue passioni anche quella per il rugby, sbocciata dopo quella per il basket: “Marco ha passato la palla. Aveva coraggio. Marco era un pompiere ed era un rugbista. Più coraggioso di così ha scritto l‘Alessandria Rugby sul suo sito ufficiale. Proprio quest’anno Marco aveva iniziato a giocare nella squadra “old”, i Barberans. Aveva già disputato alcune gare di campionato: “Un ragazzo che faceva gruppo, sia in campo che fuori, aveva voglia di imparare” il ricordo della società alessandrina.

Aveva solo 32 anni, poi, il Vigile del Fuoco Antonio Candido, originario di Reggio Calabria, due anni fa si era trasferito ad Alessandria e dopo il matrimonio, un anno fa, insieme alla moglie Elena era andato a vivere a Valle San Bartolomeo. Antonio era Vigile del Fuoco da sempre, come il suo papà. A giugno, dopo la morte di un collega, aveva affidato alla sua pagina facebook una riflessione e una domanda rimasta drammaticamente senza risposta : “Quanto vale la vita di un Vigile del Fuoco?”

Proseguono, intanto, le indagini sull’esplosione del cascinale a Quattordio in cui sono rimasti feriti altri due Vigili del Fuoco, il Capo Squadra Giuliano Dodero e il collega Luca Trombetta, e il Carabiniere della Stazione di Solero, Roberto Borlengo, ancora ricoverati in ospedale e tre per fortuna non in pericolo di vita. Ad alcune ore dalla tragedia, il Procuratore Capo di Alessandria, Enrico Cieri, martedì ha confermato la presenza di un timer e di un’altra bombola, rimasta inesplosa e posta sotto sequestro. La Procura ha poi aperto un fascicolo per crollo doloso di edificio e omicidio plurimo contro ignoti.

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