22 Marzo 2020
11:01
Nuove misure anti-coronavirus: quali saranno le attività ancora aperte
ALESSANDRIA – Nella tarda serata di sabato 21 marzo il premier Giuseppe Conte ha parlato nuovamente alla Nazione. Lo ha fatto per annunciare un nuovo Dpcm che introduce un primo vero tentativo di lockdown in Italia. “Chiudere in tutta Italia ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile, a garantirci beni e servizi essenziali“, aveva detto il Presidente del Consiglio in diretta. Ma quali sono i negozi e le attività che resteranno aperti? In attesa del Dpcm ufficiale proviamo a fare un po’ di chiarezza attraverso anche le parole di Conte.
Nell’ambito delle aziende restano attive tutte le filiere ritenute essenziali. Questo vuol dire che non chiuderanno le industrie, ad esempio, del settore alimentare, quelle farmaceutiche e biomedicali, quelle dei trasporti. Circa una settantina di voci spiegano inoltre quali attività potranno continuare a svolgere il loro lavoro. Del resto la ratio di Conte era stata abbastanza chiara: “rallentiamo il motore dell’Italia ma non lo fermiamo“.
La lista prevede che rimangano così attive l’industria delle bevande, le industrie alimentari, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l’industria tessile solo legata strettamente agli indumenti da lavoro – in questo senso vieve escluso l’abbigliamento – le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici. Non si fermerà nemmeno la fabbricazione della carta e le raffinerie petrolifere. Si ‘salvano’ da questa serrata anche le attività legate all’idraulica, all’installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche. Tra le attività legate ai servizi essenziali restano attive le riparazioni della strumentistica utilizzata nella filiera alimentare, farmaceutica o dei trasporti.
Netta, invece, la riduzione delle attività legate alla Pubblica amministrazione. Di fatto restano aperti unicamente gli esercizi legati a sanità, difesa e istruzione. Continuano a operare, inoltre, edicole e tabaccai, oltre ai servizi d’informazione. Non si fermeranno invece i trasporti. Garantito seppur ridotto il traffico ferroviario di passeggeri (interurbano), il trasporto ferroviario di merci, il trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane, i taxi, gli Ncc, gli autotrasportatori, il trasporto marittimo e quello aereo. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti, oltre alle attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie.
Il provvedimento partirà da lunedì 23 marzo.