Autore Redazione
venerdì
19 Giugno 2020
16:09
Condividi
Cronaca - Casale Monferrato

Il sindaco di San Salvatore amareggiato per i nuovi casi di covid nella casa di riposo

Il sindaco di San Salvatore amareggiato per i nuovi casi di covid nella casa di riposo

SAN SALVATORE MONFERRATO – Il sindaco di San Salvatore Monferrato, Enrico Beccaria, è amareggiato per quanto accaduto nella casa di riposo Madonna del Pozzo. La scoperta di dieci casi positivi nella struttura in una fase che sembrava complessivamente meno grave rispetto a settimane fa proprio non va giù al primo cittadino. “Io è da marzo che chiedo attenzione, che chiedevo tamponi insieme ad altri sindaci della zona per ottenere interventi. La cosa positiva è stata la chiusura fin da subito prima ancora dell’ordinanza regionale”.

“Purtroppo – prosegue Beccaria – i tamponi li hanno fatti il 22 maggio, molto più tardi rispetto alla richiesta, anche se è vero che l’azienda sanitaria rilevò l’assenza di casi allora, visto che quelli registrati sono dell’ultimo periodo“. I dieci contagi quindi possono essere imputabili, ipotizza il sindaco “o alle oss che sono entrate e uscite dalla struttura, oppure a qualche anziano andato all’ospedale e poi rientrato“. Sono tutte “supposizioni” dice Beccaria che però chiarisce: “Appena avuto informazione del primo caso positivo ho mandato lettere all’Asl, una prima il 13 e un’altra il 17, e l’azienda ha effettuato tamponi a tappeto lunedì con i risultati arrivati il giorno dopo e ora attendiamo i referti di tutte le oss”. Intanto purtroppo si registra il decesso di una delle persone ricoverata nel complesso, avvenuto in seguito al suo trasferimento in ospedale dopo che gli erano stati riscontrati sintomi influenzali. La delusione del sindaco deriva dalla “grande attenzione mostrata sempre ma vanificata in questi ultimi giorni. Molte persone si sono impegnate e non bisogna fare la caccia alle streghe ma davanti a queste situazioni rimane la delusione“. La prossima settimana intanto verrà compiuto intanto un altro giro di tamponi a tappeto e l’Asl continuerà a monitorare la situazione insieme ai medici dell’Usca.

Condividi