Autore Redazione
martedì
28 Luglio 2020
21:14
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Cronaca - Alessandria

L’emergenza coronavirus è stata prorogata sino al 15 ottobre: “Il virus circola ancora”

L’emergenza coronavirus è stata prorogata sino al 15 ottobre: “Il virus circola ancora”

ROMA – Il Senato ha approvato la mozione della maggioranza per la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020. A votare 285 senatori che si sono espressi in questo modo: 157 sì, 125 contrari e 3 astenuti. “La proroga è inevitabile e legittima, il virus continua a circolare“, ha detto in apertura il premier Giuseppe Conte che invitava maggioranza e opposizione a decidere all’unisono poiché su questi temi “non si deve ragionare su logiche precostituite“. La levata di scudi alla decisione del Governo di prolungare precauzionalmente lo stato d’emergenza è arrivata dal centrodestra con Salvini e Meloni furiosi per quella che, a loro dire, sarebbe una decisione “liberticida” da parte del Governo.

Quando si dice che nella Costituzione non c’è uno stato di emergenza non significa che questo sia illegittimo. Lo stato di emergenza è previsto. Dal 2014 a oggi lo stato di emergenza è stato dichiarato 154 volte e prorogato 84“, ha spiegato il premier Conte nella replica in Aula del Senato. “La proroga dello stato d’emergenza è disposta da ragioni tecniche ma non volevo precludere una valutazione politica: in quest’aula tutti, il Governo per primo e anche voi, siete chiamati a operare una valutazione politica“, ha aggiunto ancora il Presidente del Consiglio. “Ognuno ha la sua opinione ma nessuno dovrebbe imputare con onestà intellettuale la volontà di prorogare paure e allarmismi o torsione autoritarie. Sin dall’inizio questo governo ha agito in piena trasparenza e garantismo, si è venuto a confrontare in Parlamento. Dal 18 maggio quando questo governo si è assunto la responsabilità di allentare le misure restrittive non si è parlato di allarme sociale. Stiamo mantenendo delle misure minimali di precauzione“, ha chiarito ancora il premier.

Una scelta, quella di allungare le precauzioni, dettata dal fatto che l’emergenza coronavirus ha “i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti“. Tra le misure che perderebbero effetto se non ci fosse la proroga dello stato d’emergenza “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica“. Conte ha poi voluto sottolineare che “con questa decisione consentiamo di prorogare gli effetti di misure necessarie e infine in base al principio di precauzione, adeguatezza e proporzionalità, ci predisponiamo a mantenere un cauto livello di guardia per intervenire con speditezza ove vi fosse un peggioramento della situazione“.

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