Autore Redazione
martedì
2 Agosto 2022
08:42
Condividi
Cronaca - Alessandria

Tensione dall’alba alla Casa delle donne di Alessandria: “Vogliono sgomberare la nostra struttura”

Tensione dall’alba alla Casa delle donne di Alessandria: “Vogliono sgomberare la nostra struttura”

AGGIORNAMENTO ORE 11.17 – Il Comune di Alessandria sta predisponendo un documento da sottoporre a “Non una di Meno” per proporre una soluzione alternativa e rientrare nella legalità.

AGGIORNAMENTO ORE 09.50 – La Questura di Alessandria ha confermato il provvedimento di esecuzione al Decreto di sequestro preventivo, emesso dalla locale Autorità Giudiziaria, riguardante l’immobile “Ex Asilo Monserrato”, in via Santa Maria di Castello 1, oggetto di occupazione sine titulo da parte dell’Associazione “Non una di Meno”. Tale immobile, già nella disponibilità giuridica dell’ ex IPAB “Opere Pie Asili infantili riuniti di Alessandria – Monserrato” non più operante dal settembre 2017 e in attesa di chiusura , è destinato alla restituzione in favore della Regione Piemonte la quale potrà, una volta ultimata la procedura di estinzione dell’ente benefico, procedere ad ulteriori eventuali assegnazioni del bene.

Il movimento “Non una di Meno” intanto si appella alla politica locale per fermare lo sgombero di una azione definita “elettorale da parte del centrodestra“.

ALESSANDRIA – Mattina di tensione questo martedì 2 agosto 2022 per la Casa delle donne ad Alessandria, scossa dalla notizia della volontà di sgomberare lo stabile. Gli attivisti, circa 25, si sono appostati all’alba per impedire un’eventuale azione e mantenere così la struttura, l’ex Asilo Monserrato, occupata dal collettivo “Non una di meno” nel 2018 per svolgere attività di sostegno alle fasce deboli. Come spiegato da Marta Pampuro di “Non una di meno” la volontà è di non lasciare l’edificio e per questo è stato già richiesto l’intervento del sindaco, Giorgio Abonante, e dell’assessore alle Politiche Sociali, Giorgio Laguzzi. “Era stato imbastito un discorso con l’amministrazione e ora chiediamo un intervento del sindaco – ha raccontato Pampuro”. Sul posto al momento è presente personale della Digos.

Solo alcuni giorni fa l’assessore regionale Chiara Caucino aveva sollevato nuovamente la questione dell’occupazione abusiva dell’Ipab di Alessandria invitando la sinistra a prendere posizione.

“La Regione – aveva specificato Caucino – non è assolutamente proprietaria dell’Ipab ma ha, su indicazione del Comune di Alessandria, nominato, attraverso una Dgr, il Commissario liquidatore nella persona dell’Avv. Barbara Rizzo. La legge inoltre, va precisato, prevede che un’Ipab per poter essere estinta debba essere sgombra da cose e persone”. L’assessore aveva anche commentato con netto disappunto l’azione di “Non una di Meno” definendo anche “sfacciata” la volontà di andare “a trattare ed esigere interventi a proprio favore dalle istituzioni”. 

 

Condividi