Autore Redazione
lunedì
23 Maggio 2016
22:00
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Cronaca - Tortona

A Cascina Folletto il primo allevamento sperimentale di bachi da seta della provincia

A Cascina Folletto il primo allevamento sperimentale di bachi da seta della provincia

TORTONA – E’ nelle campagne tortonesi il primo allevamento sperimentale e didattico di bachi da seta della provincia di Alessandria. Andreina Avanti, titolare dell’azienda Cascina Folletto in frazione Bettole e Paola Marenzana, architetto e studiosa di Storia e cultura materiale, da alcune settimane si stanno prendendo cura di mille larve. Nella tranquillità di una stanza appositamente allestita, i bachi stanno gustando le foglie dei gelsi che crescono nei terreni della fattoria di Bettole. Quello di Cascina Folletto, ha spiegato la titolare, è più che altro un “piccolissimo esperimento” avviato in collaborazione con “Crea Api”, la stazione sperimentale di bachicoltura di Padova. “Per parlare di allevamento bisognerebbe avere minimo 20 mila larve” ha precisato Andreina. L‘obiettivo non è produrre il pregiato filo, almeno non adesso, ma capire se ci siano margini per reintrodurre i bachi in Piemonte e, in particolare in una zona, quella della Frascheta, che fino agli inizi del ‘900 era nota per la sua pregiatissima seta. A Novi Ligure, ha ricordato Andreina, c’erano filande molto famose e l’allevamento dei bachi era un’importante fonte di reddito per molti agricoltori della zona.

La reintroduzione del baco nelle campagne della Frascheta richiederà tempo, ha aggiunto Andreina e sulla fattibilità del progetto potrebbero incidere diversi fattori, a partire dall’inquinamento. Il baco è infatti molto sensibile alla qualità dell’aria e, quindi, delle foglie di gelso, suo unico alimento. “Se risultassero troppo inquinate non potrebbero essere sfruttate come cibo”. I bachi sono quindi anche un importante “indicatore ecologico” e per ora non sembrano per nulla disdegnare “i pasti” forniti a Cascina Folletto. I bachi sono però altrettanto delicati rispetto agli sbalzi di temperature. Il clima non esattamente da primavera inoltrata di questo mese di maggio non sta facilitando la situazione ma Andreina e l’architetto Paola hanno la situazione sotto controllo. “Nella stanza dei bachi abbiamo il riscaldamento costantemente puntato sui 22 gradi“. Questa, infatti, è la temperatura ideale per le larve. “L’ambiente perfetto potrebbe essere una vecchia stalla e sarebbe interessante, in futuro, recuperare aree di cascine dismesse e trasformarle in allevamenti di bachi da seta”. Mentre Andreina e Paola “nei prossimi 3 o 5 anni” studieranno nel dettaglio la possibilità di reintrodurre la bachicoltura in Frascheta, gli studenti della provincia nel frattempo avranno la possibilità di vedere da vicino il ciclo biologico e la tecnica di allevamento del baco. Le porte di Cascina Folletto sono infatti aperte alle visite delle scuole. Un’opportunità di cui ha approfittato lunedì una classe del corso di Amministrazione, Finanza e Marketing dell’Istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure e che potranno sfruttare anche altre classi “al massimo fino a metà settembre” perché le visite sono ovviamente legate al ciclo naturale dei bachi. Per informazioni sulle visite si può contattare l’azienda agricola Cascina Folletto a Bettole (trovate tutti i contatti sul sito internet www.cascinafolletto.com).

Tatiana Gagliano 

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