Autore Redazione
venerdì
16 Novembre 2018
05:35
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Cronaca - Alessandria - Casale Monferrato

Studentessa al Sobrero e già dipendente Solvay: la storia di Ilaria

Iscritta al quinto anno dell'istituto casalese, è la prima dipendente della multinazionale ad affrontare questa “doppia vita”.
Studentessa al Sobrero e già dipendente Solvay: la storia di Ilaria

ALESSANDRIA – Per tre giorni a settimana va a scuola come tutti gli altri, negli altri tre lavora alla Solvay di Spinetta Marengo come analista. Nata proprio nel sobborgo alessandrino 18 anni fa, Ilaria Mercadante già da piccola rimaneva incantata dalle luci della multinazionale, viste da fuori. “Sembrava New York da quanto era luminosa, mi ricordava il Natale, tanto da cantare sempre Jingle Bells quando, con la mia famiglia, ci passavamo davanti, poi l’amore a prima vita per la chimica ha fatto il resto”.

Iscritta al quinto anno dell’Istituto Sobrero di Casale Monferrato, la giovane ha accettato un percorso difficile ma stimolante: quello dell’apprendistato duale. Assunta con un regolare contratto fino al prossimo luglio, per ben 22 ore a settimana, infatti, Ilaria lavora nel laboratorio Fluidi della sede di Spinetta Marengo, sotto la supervisione della tutor aziendale Silvia Rossi, e nelle altre 18 frequenta la scuola come tutti i suoi compagni.

In Italia è la prima dipendente Solvay a vivere questa “doppia vita”, la prima in un’azienda chimica del territorio e tra gli 88 ragazzi in tutto il Piemonte ad aver sottoscritto questa particolare forma di contratto.

Ilaria Mercadante ha raggiunto questo traguardo al termine di un processo di conoscenza cono Solvay iniziato ben tre anni fa, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

In queste prime settimane ho già avuto modo di affrontare concretamente delle tecniche analitiche già studiate a scuola” ha raccontato la giovane “di sicuro vederle applicate è tutta un’altra cosa. Sono sicura di averle immagazzinate e fatte mie meglio rispetto a tutti i miei compagni: un conto è studiarle solo sui libri, un altro è affrontarle direttamente”.

Quella di Ilaria non è certo un’esperienza adatta a tutti: insieme a lei anche altri due compagni di classe avevano inizialmente detto sì ma poi, una volta compreso il gravoso carico di impegni, hanno preferito declinare.

Oltre che nei nostri prodotti e nel modo di lavorare, sempre più improntato alla tecnologia, Solvay vuole innovare anche dal punto di vista dell’education” ha sottolineato il direttore dello stabilimento di Spinetta Andrea Diottoe questo progetto con Ilaria lo dimostra. Sono fiero di testimoniare il nostro impegno e la nostra dedizione nel creare più futuro per i giovani e più futuro per Spinetta”.

“L’aspetto delle risorse umane è fondamentale per Solvay” ha rimarcato Marco Colatarci, County Manager di Solvay in Italia e e responsabile del centro direzionale Solvay di Bollate “il raccordo con le scuole per noi è strategico. Vogliamo accompagnare i ragazzi nelle sfide del domani. Abbiamo bisogno di creare lavoro di qualità”.
“Solvay fa parte di un consorzio di aziende che promuovono l’occupazione dei giovani. Ricordo che il 25% dei ragazzi europei tra i 18 e i 25 anni è senza diploma e senza lavoro” ha detto Fadila Hechaichi responsabile del Gruppo per la valorizzazione dei giovani “questo è il miglior modo di preparare al meglio studentu interessati a entrare nel mondo del lavoro”.

“Dieci anni fa abbiamo avviato col Sobrero una proficua sinergia con l’alternanza scuola-lavoro” ha aggiunto Paolo Bessone, responsabile delle risorse umane a Spinetta “da allora oltre 300 studenti del Sobrero hanno varcato i nostri cancelli. Il nostro obiettivo è scoprire talenti e assumerli. Ora abbiamo cominciato con Ilaria ma l’auspicio è riproporre lo stesso progetto anche il prossimo anno. In Italia abbiamo appena iniziato ma Solvay già conta 350 dipendenti/studenti, negli stabilimenti francesi e inglesi”.

“Una iniziativa importante” ha commentato soddisfatto il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Leonardo Filippone “la scuola sta cambiando: da mero trasferimento di nozioni ora si punta sulle esperienze”.

“Solvay è una delle 400 aziende con le quali lavoriamo” le parole di Riccardo Rota, dirigente dell’istituto monferrino “puntiamo alla trasversalità delle competenze e negli ultimi anni il numero dei nostri iscritti è aumentato a livello esponenziale. Abbiamo accettato questa sfida, sulla base di quanto già avviene in Europa, in Germania ad esempio. Il tempo che Ilaria trascorre in azienda è considerato come “tempo scuola”. Grazie al lavoro delle professoresse Pasini e Massa abbiamo programmato un particolare percorso formativo, individualizzato. Ovviamente era fondamentale avere un rendimento scolastico già di alto livello per poter sopportare il differente carico di lavoro”.

“La Regione Piemonte ha stanziato per la promozione dei contratti di apprendistato duale già 500 mila euro nel 2017/2018” ha sottolineato il consigliere di Mdp Walter Ottria “58 le aziende che in tutto il Piemonte hanno detto sì come ha fatto Solvay. Per i prossimi anni vogliamo aumentare i fondi, arrivando magari a 200 assunzioni in 120 aziende”.

“Grazie a Solvay che ha avuto il coraggio di intraprendere questo percorso” ha aggiunto Renzo Gatti, direttore di Confindustria Alessandria “la dimostrazione che il nostro territorio esige una professionalità tecnica importante, dobbiamo crederci”.

Orgoglioso del successo di questa alessandrina speciale anche il presidente del Consiglio Comunale di Alessandria Emanuele Locci, presente alla conferenza stampa a nome dell’amministrazione.

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