4 Aprile 2020
11:04
Coronavirus, case di riposo: l’angoscia di tanti parenti. “Fate presto i tamponi”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – È un appello disperato quello che arriva dai parenti degli ospiti delle case di riposo in provincia di Alessandria. Già costretti a una distanza forzata, e privi di ogni informazione diretta con i loro parenti, ora devono convivere con le paure causate dal coronavirus.
Le notizie contrastanti degli ultimi giorni hanno inoltre alimentato ulteriori angosce, fino ai chiarimenti di ieri che hanno “finalmente” portato a galla le difficoltà anche nelle strutture presenti nel Comune di Alessandria.
In queste ore moltissimi ascoltatori e lettori stanno chiamando la redazione di Radio Gold per rivolgere un appello alle istituzioni. Imploranti i cittadini chiedono di effettuare subito i tamponi all’interno delle case di riposo. Una necessità urgentissima, riferiscono, per individuare i casi positivi e procedere quindi con la tutela di chi è stato colpito e la messa in sicurezza degli ospiti in salute.
“Una necessità assoluta e primaria per il bene di tutti all’interno delle case di riposo e non solo” ha spiegato una cittadina in lacrime per l’angoscia di queste ore.
Le misure delineate dalla Prefettura hanno rinfrancato i cittadini che ora chiedono tuttavia un’azione estesa per garantire la salute di tutti.
Tra le proposte anche la creazione di aree dedicate e isolate all’interno delle stesse strutture, in modo tale che possano ospitare gli anziani eventualmente positivi. Un appello, quello dei parenti, accorato e disperato per cercare di risolvere un altro aspetto drammatico del coronavirus.
Giovedì l’Azienda Sanitaria Locale ha iniziato a fare i tamponi in modo sistematico a ospiti e personale, 200 nella sola giornata di giovedì, con l’obiettivo di arrivare ad almeno 100 tamponi al giorno. Questo sabato, ad esempio, tra le tante strutture visitate ci sarà quella di Spinetta Marengo, con due casi di sospetta positività. Da giorni Asl è impegnata a individuare strutture alternative dove poter ospitare i pazienti che risulteranno positivi.
Foto di Sabine van Erp da Pixabay