Autore Redazione
venerdì
5 Febbraio 2021
15:13
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Cronaca - Novi Ligure

Choc ad Arquata: Buzzi cessa le attività. Lavoratori: “Inaccettabile, si rispettino i patti”

Choc ad Arquata: Buzzi cessa le attività. Lavoratori: “Inaccettabile, si rispettino i patti”

ARQUATA SCRIVIA – Una notizia choc quella appresa oggi dai lavoratori Arquata Cementi Srl. La controllante Buzzi Unicem ha infatti deciso di fermare le attività del centro di macinazione arquatese insieme allo stop di quelle dello stabilimento di Testi/Greve in Chianti. In una nota Buzzi Unicem motiva questa scelta con la necessità di adattare la situazionealle condizioni di un contesto di mercato che evidenzia, da oltre un decennio, un significativo rallentamento del comparto delle costruzioni“. Il marchio lamenta millantati investimenti pubblici poi non tradottisi nei volumi attesi, anche per l’emergenza covid, e così “il mercato nazionale è passato da quasi 47 milioni di tonnellate di produzione nel 2006 a 19 milioni di tonnellate nel 2019, con una chiusura del 2020 di circa 17 milioni di tonnellate di produzione“. Ora “Buzzi Unicem attuerà il piano annunciato nel rispetto dei provvedimenti normativi che hanno sospeso le operazioni di riduzione di personale fino al 31 marzo 2021 e fino a tale data resterà attivo lo strumento della cassa integrazione guadagni ordinaria Covid-19, ai sensi della vigente normativa emergenziale. L’azienda si impegna anche a offrire strumenti di mitigazione che saranno oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali nel corso della trattativa, al fine di minimizzare quanto più possibile l’impatto sul personale coinvolto. I siti produttivi saranno dismessi secondo quanto previsto dalle autorizzazioni ambientali in essere nei casi di cessazione delle attività, ottemperando a tutte le prescrizioni a tutela dell’ambiente”.

La notizia ha subito creato la reazione dei lavoratori che attraverso i sindacati hanno spiegato di non avere intenzione di accettare la decisione di Buzzi Unicem. “I lavoratori giustamente pretendono che vengano rispettati gli accordi e che le posizioni lavorative vengano mantenute per tutta la durata dei lavori del Terzo Valico, come era stato convenuto – ha spiegato Rocco Politi, segretario provinciale Fillea Cgil. Di conseguenza non è accettabile la posizione dell’azienda – ha concluso Politi”.

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