Autore Redazione
giovedì
30 Settembre 2021
00:05
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Cronaca - Alessandria

Il santo del giorno del 30 settembre è San Girolamo

Il santo del giorno del 30 settembre è San Girolamo

RADIOGOLD – Il 30 settembre la Chiesa celebra San Girolamo. Nato a Stridone nell’attuale Croazia, studiò a Roma e fu allievo di Mario Vittorino e di Elio Donato. Studiò anche retorica salvo poi trasferirsi a Treviri dedicandosi all’anacoresi egiziana. Si spostò poi ad Aquileia, dove entrò a far parte di una cerchia di asceti sotto il patronato dell’arcivescovo Valeriano. Decise, a causa di dissidi interni, di ritirarsi nel deserto della Calcide dove vi rimase un paio di anni.

Deluso anche qui dalle diatribe fra gli eremiti, divisi dalla dottrina ariana, tornò ad Antiochia per rimanervi sino al 378 dove perfezionò lo studio del greco sotto la guida di Gregorio Nazianzeno. Quando Nazianzeno lasciò Costantinopoli, Girolamo tornò a Roma diventando segretario di papa Damaso I. Qui si formò un gruppo di vergini e di vedove, capeggiate da una certa nobile Marcella e dalla ricca vedova Paola, cui si accompagnavano le figlie Eustochio e Blesilla, che vollero dedicarsi ad una vita ascetica fatta di preghiera e di cui San Girolamo divenne padre spirituale.

Il rigore morale di Girolamo, però, che era decisamente favorevole all’introduzione del celibato ecclesiastico e all’eradicazione del fenomeno delle cosiddette agapete, non era ben visto da buona parte del clero che lo osteggiava. Alla morte di papa Damaso I, la curia romana contrastò con grande determinazione l’elezione di San Girolamo, anche attribuendogli una forte responsabilità nella morte della sua discepola Blesilla deceduta per i troppi digiuni. Sul finire del 384, fu eletto così papa il diacono Siricio.

Girolamo, seguito dal fratello Paoliniano, dal prete Vincenzo e da alcuni monaci a lui fedeli, s’imbarcò da Ostia nell’agosto del 385 e tornò in Oriente, dove continuò la sua battaglia in favore del celibato clericale. Morirà nel 420, proprio nell’anno in cui il celibato, dopo essere stato lungamente disatteso, venne imposto al clero da una legge dell’imperatore Onorio.

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