Autore Redazione
mercoledì
10 Novembre 2021
10:41
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Cronaca - Alessandria

Palestre troppo fredde per le società sportive. Ciccaglioni: “Ci atteniamo al Dpcm”

Palestre troppo fredde per le società sportive. Ciccaglioni: “Ci atteniamo al Dpcm”

ALESSANDRIA – “Le palestre scolastiche date in gestione alle società sportive per svolgere le loro attività sono troppo fredde“, si lamentano da una parte. “Non è vero, ci atteniamo esclusivamente al Dpcm in materia di contenimento della diffusione del Covid-19“, sostengono dall’altra parte. Continua, seppur con toni minori, la polemica sulle palestre non riscaldate e date in gestione dal Comune alle società sportive. Una situazione che si era già presentata alla fine di questa estate e chiarita in un primo momento con rassicurazioni dall’assessore allo Sport, Piervittorio Ciccaglioni. Polemica che però si è ripresentata con l’arrivo del primo freddo.

Spesso entriamo in palestra con temperature che si aggirano intorno ai 10 gradi per poi uscire, anche a causa delle finestre aperte, con due o tre gradi in meno. Il tutto a scapito della salute degli atleti che svolgono la loro attività in luoghi obiettivamente freddi“, ci raccontano alcune società sportive. L’assessorato allo Sport è a conoscenza del problema ma spiega anche che “ci sono delle regole previste nel Dpcm che devono essere rispettate. Possiamo al massimo provare a riscaldare la palestra tra una sessione di allenamento e l’altra. Purtroppo ci sono impianti vecchi che sfruttano il ricircolo dell’aria e non i classici caloriferi. Anche per questo siamo costretti a chiudere il riscaldamento, per evitare che il virus possa diffondersi“.

Secondo quanto prevede la legge, tuttavia, “deve essere sempre data la possibilità di regolare la temperatura media nella palestra fra i +12C a +22C. Per il resto la temperatura dell’aria deve essere conforme sia alle disposizione contenute nelle norme per la costruzione di scuole, sia alle disposizioni di legge relative al risparmio energetico“. E ancora: “L’aria fresca deve essere umidificata con adeguato trattamento in modo da ottenere nella palestra, in inverno, un grado di umidità dell’aria pari al 45%-55%“. Tutti passaggi che, secondo le società sportive, non sempre vengono rispettati.

Ma per Piervittorio Ciccaglioni questa polemica “penso sia ormai superata. Anche io ero preoccupato inizialmente per la salute dei nostri giovani, ma a oggi le temperature, anche con le finestre aperte non si abbassano mai al di sotto dei 12 massimo 10 gradi. Penso che il danno sarebbe peggiore se gli atleti si allenassero in ambienti molto caldi, sudando maggiormente e subendo poi uno sbalzo termico importante alla loro uscita“. Il Comune comunque si impegnerà per migliorare eventuali carenze e problematiche riscontrate dai gestori di squadre sportive.

Photo by Patrick Schöpflin on Unsplash

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