Autore Redazione
martedì
30 Novembre 2021
05:33
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Cronaca - Alessandria

Alessandria città universitaria: “Un progetto innovativo da oltre 80 milioni di euro”

Alessandria città universitaria: “Un progetto innovativo da oltre 80 milioni di euro”

ALESSANDRIA – L’Università ha bisogno di un territorio sano e che lavori bene. Ma allo stesso tempo il territorio ha bisogno di una Università in grado di lavorare in un determinato modo entrando nel suo tessuto sociale. In sintesi è questo il messaggio che emerge dal convegno L’Università del Piemonte Orientale in relazione con la città di Alessandria organizzato a Palatium Vetus, sede della Fondazione Cassa di Risparmio. Nel corso del congresso ci si è anche interrogati su come far crescere l’appeal dell’Upo in città e di conseguenza la città stessa.

L’attenzione nei confronti di Alessandria sta crescendo. L’inizio del corso di Medicina è un segnale forte in termini quantitativi e qualitativi“, ha spiegato in apertura Antonio Maconi, Direttore Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione presso Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo. Ed è proprio sul migliorare l’appeal della città così come della sua Università che si legge l’opera monstre preannunciata in primavera dall’Upo per creare una cittadella della cultura e della ricerca in zona Orti.

Sono convinto che il dialogo tra istituzioni pubbliche e private sia uno strumento insostituibile grazie al quale la presenza dell’Upo ad Alessandria sarà ancora più valorizzata“, ha spiegato il rettore Gian Carlo Avanzi. “Nell’ottica di un progetto di sviluppo dell’Università in città si è pensato alla creazione di un polo in grado di aggregare le varie facoltà attraverso la creazione di un campus sostenibile. L’area dove sorgerà è stata individuata nella zona del quartiere Orti poiché vicino al centro universitario di scienze, all’ospedale e a quello di scienze infermieristiche“.

Il rettore sottolinea come la nuova struttura permetterà di mettere ancora di più “al centro lo studente. Il progetto, infatti, prevede la creazione di un nuovo edificio con spazi per la didattica frontale, aule studio, laboratori, zone per la ricerca, segreterie. Nel disegno del campus c’è anche la residenzialità, elemento importante per attirare studenti anche da fuori regione, e la ristorazione“. Ma bisognerà anche puntare sulla sostenibilità ambientale con “materiali dal minore impatto possibile e l’introduzione di apparecchiature informatiche che possano gestire e controllare le fonti energetiche eliminando ogni spreco“.

L’Upo a inizio 2021 aveva emanato un bando di manifestazione d’interesse per l’individuazione di un’area nei pressi dell’attuale dipartimento di scienze e innovazioni tecnologiche. L’area migliore, a seconda anche dell’offerta presentata, è stata identificata nell’ex mercato ortofrutticolo.Entro dicembre 2021 verrà firmato, mi auguro, un atto preliminare per l’acquisizione dell’area ed entro la fine dell’estate 2022 firmeremo l’atto di compravendita del terreno“, ha sottolineato ancora Avanzi. Quella a cui l’Università del Piemonte Orientale sta guardando è un’area urbana edificabile di 20 mila metri quadri “dal costo di acquisizione previsto di 5 milioni di euro. Al suo interno verranno costruite diverse strutture. Su tutte un edificio che possa ospitare le attività didattiche e di ricerca del DiGSPES e del nuovo Dipartimento alessandrino di Medicina per una spesa di 22 milioni di euro a cui si aggiungerà un quadro economico di intervento pari a 34 milioni di euro“. Allo stesso tempo è “allo studio un insediamento per residenze di studenti e servizi a loro dedicati (sport, studio, mensa e zone di aggregazione, ndr) da realizzare in un secondo momento con un impatto economico di altri 20 milioni di euro“.

Il progetto ha suscitato enorme interesse da parte della Regione Piemonte, “fondamentale per raggiungere i finanziamenti dei bandi europei. Sono inoltre vicini anche i bandi del Miur per ottenere un cofinanziamento adeguato. Allo stesso tempo si sono tenute delle relazioni con un’importante istituzione bancaria per avere un finanziamento atto a creare questo progetto. In questo senso si entrerebbe nell’ambito del partenariato pubblico-privato“. Nell’ottica del rettore la creazione di una nuova Università “permetterà di attrarre più studenti e ricercatori. L’Upo poi vuole anche rafforzare il rapporto di collaborazione con tutte le strutture sanitarie del territorio dell’Asl ma soprattutto dell’Azienda ospedaliera di Alessandria in ottica di una sua trasformazione in Azienda ospedaliera universitaria“.

In basso le interviste al vicepresidente della Fondazione Cral Cesare Rossini e ad Alessio Del Sarto, dell’Associazione Cultura & Sviluppo

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