Autore Redazione
martedì
18 Febbraio 2025
18:17
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Cronaca - Alessandria

Al Liceo Scientifico Galilei di Alessandria visita di studenti della Lettonia e di insegnanti danesi

Al Liceo Scientifico Galilei di Alessandria visita di studenti della Lettonia e di insegnanti danesi

ALESSANDRIA – Prosegue il percorso di internazionalizzazione del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Alessandria, grazie al progetto Erasmus+, coordinato dalla professoressa Cristina Oddone, docente di lingua inglese. Si è appena conclusa un’importante esperienza di mobilità in entrata, che ha visto protagonisti un gruppo di studenti lettoni, accompagnati da due insegnanti, e tre docenti danesi. Per gli studenti la visita al liceo alessandrino ha rappresentato un’opportunità preziosa per conoscere nuove realtà scolastiche, confrontarsi su diverse metodologie didattiche e stringere nuove amicizie. I docenti baltici hanno potuto osservare da vicino metodologie innovative nell’insegnamento della matematica, arricchendo così il proprio bagaglio professionale.

Il Liceo ha tratto grande beneficio da queste esperienze. A marzo toccherà alle ragazze e ai ragazzi alessandrini partire per la Spagna e per la Germania, così da rafforzare il proprio spirito internazionale. “Un ringraziamento particolare alle famiglie dei nostri studenti che, per il secondo anno, hanno offerto ospitalità agli studenti stranieri” ha sottolineato la docente Oddone, referente del progetto.

Anche gli studenti del liceo hanno espresso la loro soddisfazione per questa esperienza. “É stato bello poterci stringere un rapporto di amicizia che non si limita all’ambito scolastico” hanno sottolineato i ragazzi che hanno ospitato i loro giovani colleghi stranieri “ci hanno raccontato di come il loro stile di vita fosse diverso dal nostro, più solitario se vogliamo. Erano più chiusi, invece con noi sono usciti e si sono divertiti. Si sono anche commossi: hanno trovato una cultura molto diversa ma ospitale. Secondo noi ha funzionato. Sarebbe stato ancora più bello seguirli tutta la giornata, ma per far vedere loro tutta la scuola abbiamo dovuto lasciare che seguissero lezioni diverse”. 

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