20 Febbraio 2025
05:30
Secondo ponte sul Bormida: costi triplicati ma sarà sempre percorribile, anche in caso di piena
ALESSANDRIA – Il secondo ponte sul fiume Bormida garantirà un collegamento in sicurezza tra Alessandria e tutta la zona a est del capoluogo in qualunque condizione di piena. Nell’ultima commissione Sviluppo del Territorio è stato fatto il punto sull’iter del progetto di questa grande opera, diviso in due lotti. Il primo riguarderà la struttura del ponte e costerà circa 57 milioni di euro, un prezzo triplicato rispetto alla prima versione. Le nuove indicazioni del Piano per l’Assetto Idrogeologico, infatti, hanno imposto una costruzione più alta, un vero e proprio viadotto lungo un chilometro, dalla rotonda vicino al centro commerciale Panorama a via Stortigliona. “Sarà un ponte molto più resiliente rispetto a qualsiasi condizione che affronteremo in futuro” ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici Michelangelo Serra “per questo stiamo chiedendo con insistenza ad Anas la disponibilità a co-finanziarlo. L’attuale ponte sul Bormida, infatti, non offre questa garanzia: basti pensare al fatto che sia stato chiuso per motivi di sicurezza anche quando la piena è rimasta all’interno degli argini”.
In attesa di ottenere i fondi necessari per il primo lotto, l’amministrazione ha deciso di dirottare i 21 milioni già disponibili per la prima versione del ponte al secondo lotto: la bretella che collegherà il ponte dalla zona Stortigliona alla rotonda di ingresso a Spinetta, in via Marengo. “Si tratta dei 13 milioni di euro di Rfi più gli 8 in arrivo dal programma Periferie” ha precisato il dirigente dei Lavori Pubblici, l’architetto Antonio Zappa “serviranno anche a finanziare le difese spondali su entrambi i lati del Bormida, come indicato dal Piano per l’Assetto Idrogeologico. Siamo nella fase di progettazione esecutiva, si sta proseguendo abbastanza velocemente“. A questo proposito proprio una settimana fa sono stati presentati i rilievi topografici necessari alla progettazione. “I progettisti” ha inoltre precisato l’assessore Serra “dovranno anche capire eventuali interferenze di questa bretella con il futuro canale scolmatore previsto dagli ultimi lotti dei lavori sul rio Lovassina”. La carreggiata sarà larga 10.5 metri, con due corsie da 3.75 metri. Entro maggio sarà definito lo studio di fattibilità.