Autore Redazione
venerdì
26 Febbraio 2016
23:00
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Cronaca - Casale Monferrato

I primi 19 mesi di attività e gli obietti futuri dell’Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma

I primi 19 mesi di attività e gli obietti futuri dell’Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma

CASALE MONFERRATO – Il sindaco Titti Palazzetti e l’Afeva hanno incontrato i direttori dell’ospedale di Alessandria, dr.ssa Giovanna Baraldi, e dell’Azienda Sanitaria Locale, dr Gilberto Gentili per fare il punto sui primi 19 mesi di attività dell’Unità Funzionale Interaziendale mesotelioma degli ospedali di Casale e Alessandria(UFIM).

Presenti all’incontro anche il dr Massimo D’Angelo, responsabile del Centro Regionale Amianto, la dr.ssa Daniela Degiovanni, responsabile delle cure palliative ASL, il dott Alpe Direttore Amministrativo ASL, avv. Castellotti ASL, dott. Botta ex direttore Oncologia Casale, il dr Numico, direttore dell’Oncologia dell’ASO, il dr Antonio Maconi responsabile della Formazione e Promozione Scientifica dell’ASO, la dr.ssa Federica Grosso, responsabile UFIM.

La dr.ssa Baraldi ha illustrato il percorso che ha portato alla creazione di UFIM, gli obiettivi del progetto, tutti pienamente raggiunti, che riguardano il miglioramento dell’assistenza, il potenziamento della ricerca e la garanzia di una informazione aggiornata ed esaustiva ai pazienti (sulla malattia, sulle cure tradizionali e sperimentali, sui diritti del malato, contenute nel sito web dedicato www.meso.ospedale.al.it).

UFIM opera attraverso un Gruppo Interdiciplinare Cure (GIC) interaziendale che integra professionisti delle due aziende per garantire un percorso unitario a tutti i pazienti, realizzando una presa in carico globale che non trascura nessun aspetto della malattia. Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale è definito in un documento condiviso che descrive ogni tappa dalla diagnosi alle cure palliative. I dati di ogni paziente sono registrati in un sistema informativo creato ad hoc e a cui è collegata anche l’informazione della banca biologica. Proprio la biobanca del mesotelioma rappresenta una delle più importanti risorse per la ricerca, una struttura che sin dal 1989 raccoglie i campioni biologici dei pazienti e che nel 2009 è stata riconosciuta come riferimento regionale.

Sono 120 i pazienti (provenienti anche da altre regioni)attualmente in carico a UFIM, numerosi gli studi in corso con farmaci sperimentali e approcci innovativi, puntualmente illustrati. Sono stati oltre 3000 gli accessi negli ambulatori dedicati di Alessandria e di Casale Monferrato. La dr.ssa Baraldi ha inoltre presentato la rendicontazione finanziaria del progetto, grazie al quale UFIM può contare sulla presenza di personale dedicato alla assistenza e alla ricerca, un oncologo contrattista, un coordinatore della ricerca, un data manager, un’infermiera per l’assistenza domiciliare. Pieno l’accordo di Gentili e Baraldi per garantire la prosecuzione e il consolidamento del progetto , come ulteriormente ribadito da AFeVA e Comune. Per quanto riguarda il futuro  hanno altresì prospettato un consolidamento e uno sviluppo della ricerca preclinica, anche tramite alleanze e sinergie con università e istituti di ricerca e cura e l’attivazione di studi clinici che consentano l’utilizzo di nuovi farmaci per migliorare ancora di più la cura. “Riteniamo molto importanti  i prossimi appuntamenti a livello regionale per garantire concretezza all’impegno assunto molto positivamente da tutte le parti presenti al fine di consolidare l’UFIM nelle sue funzioni di cura-assistenza-ricerca e per presentare una nuova progettualità nei prossimi mesi” hanno commentato il sindaco di Casale, Titti Palazzetti e per l’Afeva – Giuseppe Manfredi, Giovanni Cappa, Giuliana Busto e Bruno Pesce

 

 

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