Autore Redazione
mercoledì
11 Maggio 2016
22:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Processo Malerba: a settembre i primi testimoni

Processo Malerba: a settembre i primi testimoni

AGGIORNAMENTO – Verranno ascoltati il 19 settembre i testimoni di accusa e difesa per la direttissima che vede imputato il consigliere comunale del Comune di Alessandria Angelo Malerba per il furto di due banconote da 50 euro da una palestra del capoluogo. Non avanzata alcuna richiesta di rito abbreviato, il difensore del politico alessandrino, l’avvocato Massimo Martinelli, porterà sul banco dei testimoni i due investigatori assunti per studiare ogni punto di accesso della palestra e anche una cliente della struttura. Una delle strategie difensive  mira infatti a dimostrare l’invalidità delle riprese fatte la mattina dell’arresto, ha anticipato l’avvocato. Per la difesa, infatti, le modalità di accesso alle varie aree della palestra alessandrina la renderebbero assimilabile a una dimora privata . Solo un giudice “e non un Pubblico Ministero” avrebbe quindi potuto autorizzare la presenza di telecamere “oltretutto in uno spogliatoio”. “Nella struttura non entra chiunque” sostiene il difensore perché “solo chi possiede la tessera può passare attraverso i vari tornelli”. Per dimostrarlo l’avvocato si è riservato anche di produrre una serie di documenti raccolti proprio durante i sopralluoghi con gli investigatori privati.

L’avvocato Martinelli dovrà invece fare a meno di altri tre testimoni che avrebbe voluto portare in aula per “confutare” quella parte di dichiarazioni del carabiniere che effettuò l’arresto che non sarebbero state trascritte nel verbale di convalida. Il maresciallo, infatti, anche durante il dibattimento sarà il testimone chiave dell’accusa, questa volta insieme al cliente della palestra derubato delle due banconote da cinquanta euro.  Per il giudice, comunque, non c’è alcun motivo di ascoltare tre delle varie persone presenti la mattina della convalida come controprova e con la nuova udienza fissata a metà settembre questa querelle potrebbe forse essere già risolta.

A fine giugno, ha spiegato l’avvocato difensore, si dovrebbe infatti tenere anche la prima udienza al Tribunale Civile di Torino dopo la querela di falso presentata dal legale proprio per la mancata trascrizione di alcuni passaggi della convalida. Motivo che questo giovedì aveva spinto il difensore a chiedere un rinvio dell’udienza, negato però dal Giudice. Né accusa né difesa, infine, hanno chiesto l’esame di Angelo Malerba, anche questo giovedì in Tribunale al fianco del suo avvocato. Il politico alessandrino durante il dibattimento potrà comunque decidere di rendere dichiarazioni spontanee e non è escluso che possa anche depositare alcune memorie scritte di suo pugno.

 

ALESSANDRIA – Si terrà questo giovedì mattina in Tribunale ad Alessandria la direttissima di Angelo Malerba, il consigliere comunale di Palazzo Rosso arrestato a inizio marzo per aver rubato due banconote da 50 euro da un armadietto di una palestra del capoluogo. Convalidato l’arresto del politico alessandrino, poi subito rimesso in libertà, il giudice Giorgia De Palma aveva concesso un termine alla difesa, l’avvocato Massimo Martinelli, per analizzare tutti gli elementi raccolti dagli inquirenti per sostenere l’accusa di furto aggravato.

L’udienza di questo giovedì potrebbe comunque portare anche a un altro rinvio. Per l’avvocato di Malerba questa sarebbe del resto “la soluzione più logica” dopo la querela di falso presentata dal difensore per la mancata trascrizione di una parte delle dichiarazioni rese nell’udienza di marzo dal carabiniere che osservò “in diretta” il furto grazie alle telecamere piazzate nello spogliatoio e poi intervenì nella palestra. “Preciso che la querela di falso è un procedimento civile – ha evidenziato l’avvocato Martinelli – Nessuno ha mai detto che e’ stato volontariamente alterato un atto pubblico. Nel verbale dell’udienza di convalida mancano però alcune parti, tra cui il passaggio in cui chiedevo al carabiniere se il derubato fosse a conoscenza di quanto denaro avesse  con sè quella mattina“. Un particolare che l’avvocato ritiene “essenziale” per sostenere l’impianto accusatorio e anche per la futura decisione della Cassazione che, proprio sulla base di quel verbale, dovrà pronunciarsi sul ricorso della difesa contro l’arresto del politico alessandrino. 

 

Condividi