5 Ottobre 2016
03:02
Maxi rissa nel campionato Allievi: le due diverse ricostruzioni dei fatti
CASTELNUOVO – Una vera e propria rissa in campo, tra manate, calci e ombrellate. Sabato pomeriggio si è scritta una pagina nera del calcio giovanile della provincia. La partita del campionato Allievi tra Castelnovese Castelnuovo e Bevingros Europa è stata sospesa per il tafferuglio avvenuto nel secondo tempo. Sul fatto emergono però posizioni discordanti: da una parte la dirigente della Bevingros Simona Zangirolami accusa i genitori dei ragazzi della squadra locale di essere entrati in campo e aver colpito i giocatori avversari, dall’altra i dirigenti della Castelnovese imputano solo ai calciatori di entrambe le squadre la responsabilità della zuffa, con i genitori in questo caso entrati per dividere i contendenti e placare gli animi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Sta di fatto che tre persone sono state accompagnate in ospedale: la stessa Simona Zangirolami, colpita al costato da una gomitata e presa a calci mentre era per terra, il figlio e portiere della Bevingros Roberto Sechi alle prese con un trauma alla colonna vertebrale e una contusione alla mano e diverse ecchimosi alla spalla e sulla pancia, e un altro giocatore della Bevingros, Usai, colpito alla schiena.
“Sono tanti anni che seguo il calcio giovanile e non ho mai visto nulla del genere” ha detto a Radio Gold Simona Zangirolami “Valuterò se fare denuncia. Ma in tanti mi hanno detto di andare avanti, per dare una scossa pesante. Già nel primo tempo gli animi si erano surriscaldati per un presunto rigore non dato alla Castelnovese. Alla fine del primo tempo i genitori dei ragazzi della Castelnovese si sono avvicinati all’area tecnica minacciando l’arbitro. La rissa, però, è cominciata nel secondo tempo, dopo che mio figlio ha parato un rigore e ha esultato verso di me e la nostra panchina. Sono stati i genitori, erano circa 40, a entrare in campo per colpire con gli ombrelli i nostri giocatori. Insieme a loro c’erano anche due ragazzi della Castelnovese che erano squalificati perché espulsi la partita precedente. Sugli spalti anche mia figlia è stata minacciata, così come il padre dell’arbitro. Anche il direttore di gara ha ricevuto un colpo sulla schiena.”
Diversa la versione del presidente della Castelnovese Castelnuovo, Franco Spinetta: “Tutto è nato da un fallo di gioco che un nostro ragazzo ha subito. L’arbitro ha espulso l’autore del fallo. I calciatori della Castelnovese si sono avvicinati a quest’ultimo ed è volato qualche spintone che poi è degenerato in rissa. L’arbitro ha così sospeso la partita. I miei ragazzi che non dovevano reagire a quel fallo e non avvicinarsi al giocatore della Bevingros. I genitori, però, sono entrati in campo per sedare la rissa, senza però riuscirci. Ombrellate? Può darsi che qualche genitore abbia alzato l’ombrello per allontanare qualche ragazzo. Ma se ci fosse stato mio figlio anch’io sarei entrato in campo per calmarlo. Se prenderemo provvedimenti? Aspettiamo il referto della federazione. E’ stato uno spiacevole incidente. In teoria dovremo sospenderli tutti, così come dovrebbero fare i dirigenti della Bevingros nei confronti dei loro giocatori. Ma cercheremo di far loro capire che non è così che si reagisce quando si subisce un fallo. E’ stato un atteggiamento non consono.”