Autore Redazione
mercoledì
26 Ottobre 2016
22:00
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Cronaca - Casale Monferrato

Riprende a Torino il processo Eternit Bis. Il Gup dovrà decidere se processare Schmidheiny per omicidio volontario

Riprende a Torino il processo Eternit Bis. Il Gup dovrà decidere se processare Schmidheiny per omicidio volontario

TORINO – Riprende questo giovedì 27 ottobre al Palazzo di Giustizia di Torino il processo Eternit Bis. Dopo il via libera della Consulta rispetto al principio del “ne bis in idem” sollevato dalla difesa, il Gup Federica Bompieri deve decidere se rinviare a giudizio Stephan Schmidheiny per l’omicidio di 258 vittime dell’amianto. Prescritto il reato di disastro ambientale doloso per cui il magnate svizzero era stato condannato in primo e secondo grado nel primo filone del processo, purtroppo la battaglia dell’Afeva di Casale deve ricominciare da capo. Al Palazzo di Giustizia di Torino questo giovedì tornerà ovviamente a sventolare il tricolore “Eternit Giustizia” ma dopo tanti anni di tenace lotta e di speranza ora è “molto più dura” ha ammesso Bruno Pesce.  Il colpo inferto dalla Cassazione, che ha cancellato un disastro che “c’è e forse non ha ancora raggiunto l’apice” ha aggiunto Pesce, ha profondamente minato la fiducia nella Giustizia dei casalesi.  L’Afeva,  però, non molla e  mai mollerà. “Abbiamo il dovere di andare avanti per tutte le vittime che ogni settimana dobbiamo piangere a Casale. Purtroppo la verità era già ampiamente emersa nel processo per disastro dichiarato poi prescritto. Dopo il via libera della Corte Costituzionale sul ‘ne bis in idem’ ora non possiamo che attenderci un rinvio a giudizio per omicidio con dolo eventuale. Non credo che ci possa essere una decisione diversa perchè nel precedente processo nessuno nei nostri morti è stato esaminato sotto il profilo dell’omicidio”. Già fissata una seconda udienza preliminare per venerdì e altre tre a novembre, l’Afeva nel processo Eternit Bis per la prima volta avrà al suo fianco lo Stato come parte civile. “Speriamo si apra una nuova fase che non lasci mai più sole le vittime di disastri come quello dell’Eternit. Noi non abbiamo la forza di correre dietro ai miliardi del magnate svizzero per ottenere i risarcimenti. Lo Stato ha invece il dovere di contribuire per individuare i responsabili dei disastri e i loro beni, che vanno poi messi a disposizione delle vittime“.

 

 

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