Autore Redazione
domenica
4 Dicembre 2016
05:00
Condividi
Eventi - Casale Monferrato

Alunni e docenti protagonisti sullo stesso palco all’inaugurazione della stagione musicale dell’accademia “Le Muse”

Alunni e docenti protagonisti sullo stesso palco all’inaugurazione della stagione musicale dell’accademia “Le Muse”

CASALE MONFERRATO – Studenti, docenti e tanta musica. Saranno questi i protagonisti che domenica 4 dicembre alle 17 con il concerto di inaugurazione dell’anno accademico 2016-17 apriranno la nuova stagione musicale de Le Muse, l’accademia europea dell’arte di Casale Monferrato. Un concerto atipico, “in cui verrà meno il ruolo della cattedra e, per una sera, docenti e studenti saliranno insieme sullo stesso palco, confrontandandosi in un rapporto che si allontana dalle comuni dinamiche di insegnamento: entrambi saranno infatti protagonisti in egual misura dello stesso concerto.”

L’esibizione infatti, ad ingresso gratuito, vedrà alternarsi alcuni dei docenti di musica tra cui Andrea Rogato, Matteo Foresto, Andrea Cataneo, Gigi Andreone, Simona Zambruno accompagnati da alcuni degli allievi più meritevoli.

Tanta attesa anche per il secondo appuntamento della stagione musicale, giovedì 8 dicembre alle 17,  con l’illustre sassofonista americano Scott Hamilton, grande maestro dello swing con più di 40 album all’attivo. “Il più grande sassofonista mainstream vivente al mondo” sarà accompagnato per l’occasione dal Max Gallo quartet, composto da Max Gallo alla chitarra, Davide Calvi al pianoforte, Giorgio Allara al contrabbasso e Claudio Saveriano alla batteria. Ingresso 10 euro

Scott Hamilton è uno dei più importanti sassofonisti jazz che sia possibile ascoltare oggi nel mondo, uno di quelli che hanno avuto la fortuna di imparare assorbendo direttamente la lezione dai maestri leggendari che hanno fatto la storia della musica afroamericana. Hamilton ha avuto come mentori personaggi del calibro di Benny Goodman, Roy Eldrige, Jo Jones, Illinois Jacquet, Gerry Mulligan e tanti altri che lo hanno tenuto a battesimo a New York negli anni ’70. Egli stesso ha percorso una splendida carriera che lo ha visto collaborare con praticamente tutti i più grandi, suonare in innumerevoli festival e rassegne in tutto il mondo.

Nato a Providence, Rhode Island nel 1954, Hamilton inizia la sua carriera in anni musicalmente abbastanza selvaggi con uno stile che era allora al di fuori dalle aspettative del pubblico, stile poi diventato comune tra tutti i nuovi interpreti. Il suo sound e il suo impeccabile fraseggio erano, all’inizio, rari tra i giovani talenti. Così quando firma un contratto e comincia ad incidere album per la Concord Records, Scott diviene oggetto di autentica sorpresa ed eccitazione tra i devoti di questo stile e nell’intero panorama musicale. Scott si è messo in evidenza suonando in una varietà di contesti, dal piccolo gruppo all’orchestra d’archi. Ha pubblicato a suo nome più di trenta album. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera, nel 2007 Scott viene insignito del “Ronnie” per l’International Jazz Saxophoniste of the Year, alla prima edizione del Ronnie Scott’s Jazz Award.

Era il 1976 e il grande pianista Hank Jones, già a fianco di Charlie Parker e molti altri grandi jazzmen, mi scelse per il suo nuovo gruppo”, racconta Hamilton a proposito degli inizi della sua carriera “l’anno dopo mi ingaggiò invece niente meno che il mitico Benny Goodman che era chiamato “il re dello swing”. Nel 1978 lavoravo già assieme a tanti celebri musicisti radunati in quei supergruppi chiamati “tutte stelle”. In quell’anno, per me strepitoso, ho persino accompagnato due cantanti eccezionali come Anita O’Day e Rosemary Clooney”. In piena era punk, free e fusion Hamilton ha esordito suonando come negli anni Trenta e Quaranta, in perfetto stile swing. “Ritenevo lo swing e ancora lo ritengo, un punto chiave del jazz medesimo e quindi non avrei mai potuto suonare una musica che non sentivo dentro, che non avvertivo come mia”.

Hamilton è rimasto, dunque, fedele alla musica delle origini, alle grandi ballad degli anni ’30 e ’40, allo swing e al blues; impostosi sulla scena jazzistica statunitense sin dalla metà degli anni ’70, vanta oltre 40 album a suo nome e innumerevoli collaborazioni con artisti che hanno scritto la storia del jazz. Oggi Hamilton continua instancabile a calcare i palcoscenici di tutto il mondo portando ovunque con grandissimo successo il suono potente e morbido del suo sassofono tenore e il suo fraseggio fluente, poetico, mai banale e sempre incisivo.

Info e prenotazioni:

366 4065862

www.accademialemuse.com

Condividi