Autore Redazione
mercoledì
10 Dicembre 2014
00:47
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Politica - Alessandria

Regione: sulle persone non autosufficienti Pd e Sel chiedono nuove linee di indirizzo

Regione: sulle persone non autosufficienti Pd e Sel chiedono nuove linee di indirizzo

TORINO – In occasione del Consiglio straordinario sul tema della disabilità di martedì, convocato proprio durante la giornata internazionale delle persone con disabilità, è stato presentato un ordine del giorno a firma Pd e Sel che impegna la Giunta a definire nuove linee di indirizzo sull’assistenza residenziale per anziani non autosufficienti e a riclassificare gli interventi domiciliari in lungo assistenza all’interno del Sistema sanitario piemontese.

Le misure adottate dalla Giunta Cota sulla revisione del percorso di presa in carico degli anziani non autosufficienti e del piano tariffario delle prestazioni di assistenza residenziale hanno infatti determinato un aggravio dei costi per i cittadini a fronte di una diminuzione delle prestazioni erogate. In particolare, la pianificazione delle liste di attesa per gli anziani malati cronici non autosufficienti e le persone con demenza senile ha di fatto negato loro il diritto alle cure socio-sanitarie.

Inoltre, l’illegittima riclassificazione degli interventi domiciliari in lungoassistenza come “extra Lea” ha trasferito l’onere delle prestazioni domiciliari ai Comuni e al settore dell’assistenza, vincolandole quindi alla disponibilità delle risorse: una volta cessate quelle, cessa il sostegno alla cura.

”Nell’odg presentato – spiegano il presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali Domenico Ravetti (Pd) e il consigliere Marco Grimaldi (Sel), primi firmatari – chiediamo il superamento di atti che ledono il diritto all’assistenza socio-sanitaria di migliaia di persone non autosufficienti e che, come hanno ribadito ben due Ordinanze del Tar del Piemonte, sono in contrasto con la normativa nazionale sui Lea. Scelte sbagliate rischiano di lasciare dal 1° gennaio 2015 solo a Torino 6000 famiglie senza contributo Asl e 2000 famiglie prive anche del contributo del Comune in base all’Isee. E’ quindi urgente – precisano – ridefinire nel più breve tempo possibile le linee di indirizzo sull’assistenza residenziale per anziani non autosufficienti e riclassificare nel Patto per la salute gli interventi domiciliari in lungoassistenza all’interno dei Lea”.

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