Autore Redazione
giovedì
17 Settembre 2015
22:00
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Politica - Casale Monferrato

L’opposizione ammonisce il sindaco Palazzetti “la sanità non si difende con le poltrone”  

L’opposizione ammonisce il sindaco Palazzetti “la sanità non si difende con le poltrone”  

CASALE MONFERRATO – Dopo l’ultima assemblea dei sindaci dell’Asl l’opposizione casalese è tornata all’attacco sulla questione sanità. La nomina del sindaco Titti Palazzetti alla presidenza dell’assemblea non è bastata a placare gli animi, anzi. Quello che per il  primo cittadino “è un risultato importante”  che consegna a Casale “un ruolo centrale in un ambito fra i più delicati” e soprattutto “la possibilità di intervenire direttamente ai più alti livelli dell’amministrazione sanitaria regionaleper il coordinatore cittadino di Forza Italia, Nicola Sirchia è solo “una poltrona” che Titti Palazzetti avrebbe “privilegiato agli interessi del territorio. A rafforzare la convinzione del consigliere d’opposizione anche i complimenti riservati al sindaco di Casale dai vertici dell’Asl per aver accettato “senza resistenze” lo spostamento della sede legale dell’azienda sanitaria. “Un fatto che, purtroppo, parrebbe confermare alcune maliziose voci che spiegavano come mai ci fosse, da parte della stessa Palazzetti, tanta arrendevolezza e accondiscendenza di fronte a decisioni regionali durissime per la nostra sanità”. Sirchia, ha aggiunto, farà comunque “uno sforzo” e crederà “alla buona volontà del primo cittadino” perché la vera sfida sarà ora recuperare su decisioni definite “oscene”, “a cominciare da quella previsione di Oncologia senza letti” che “offende” Casale e le necessità territoriali.

Il taglio in oncologia, per l’opposizione è però solo la prima delle decisioni che penalizzeranno Casale. A generare un contraccolpo negativo, ha evidenziato poi il collega di Forza Italia Giorgio Demezzi, sarà anche l’accorpamento di Valenza al distretto di Alessandria. Le risorse economiche destinate alla sanità, ha spiegato il consigliere d’opposizione, saranno assegnate sulla base della popolazione residente.  Meno abitanti nel distretto significherà  “meno soldi attribuiti al territorio”. Valenza, ha aggiunto Demezzi, è inoltre il territorio con la minore spesa farmaceutica pro capite e quindi garantito una quota  capitaria che avrebbe potuto avvantaggiare Casale.  “Il ruolo di Casale non si ottiene con le poltrone – ha quindi bacchettato Demezzi – ma con la capacità di aggregare altri sulle proprie proposte, ed in questo senso non mi sembra vi sia da essere entusiasti: Valenza va via. Dunque con questa decisione, anche sull’assistenza territoriale si perdono opportunità: i comuni del Distretto di Valenza, da oltre vent’anni inseriti nell’ASL 21 di Casale – Valenza, nella nuova geografia dei distretti sanitari hanno scelto di essere compresi nel Distretto di Alessandria. Il distretto di Casale diventa ancora più piccolo, con meno risorse, e con minori possibilità di creare sinergie”.

Tatiana Gagliano

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