30 Marzo 2023
10:59
Nuovo ospedale Alessandria, colpo di scena. Dirigente Comune: “Ad oggi l’area individuata dalla Regione non è edificabile”
ALESSANDRIA – Un vero e proprio colpo di scena questo giovedì mattina sul nuovo ospedale di Alessandria. Nelle commissioni congiunte Sviluppo del Territorio e Politiche Sociali e Sanitarie il dirigente comunale, l’architetto Pierfranco Robotti ha fatto il punto sull’area indicata dalla Regione, la cosiddetta zona “Borsalino”, al quartiere Galimberti: “Stiamo facendo valutazioni approfondite. Abbiamo evinto che c’è un errore nella tabella presentata dalla Regione. L’area individuata, infatti, non ci risulta ad oggi edificabile. Rientra in una categoria che, secondo quello che dice il Piano per l’assetto idrogeologico, presenta caratteri geomorfologici e idrogeologici che la rendono non idonea a nuovi insediamenti. Quindi, da una prima analisi della documentazione della Regione risulta questa incongruenza. Per renderla edificabile serviranno delle variazioni al piano regolatore, con studi a monte che li possano garantire. In caso di alluvione l’acqua arriverebbe comunque. Definisco un po’ superficiale l’approccio che è stato detto: che cioè sarebbe in sicurezza in caso di chiusura dei fornici. Nel 1994 si allagò via Galimberti che è più alta rispetto all’area Borsalino. Il Tanaro non arrivò nell’area Borsalino perché l’esondazione perse potenza ma non sappiamo quello che potrà accadere in futuro. Anche se mi difendo dalla Bormida chiudendo i fornici non è detto che l’acqua non arrivi dal Tanaro. Occorre valutare bene quest’area. Anche l’approccio viabilistico è da valutare attentamente. Si arriva in quell’area da una strada al momento piccola. Servirà poi una discesa dalla tangenziale: servirà quindi un cavalcavia per collegare l’area Borsalino alla tangenziale, un’opera che dovrebbe essere esagerata in altezza che occorrerebbe valutare anche dal punto di vista paesaggistico, trovando delle mitigazioni. Insomma, si avvertono delle criticità di accesso a quell’area”.
Come ha riferito l’architetto Robotti, inoltre, “quell’area oggi è destinata a verde pubblico, bisognerà cambiare la destinazione d’uso. Inoltre è un’area stretta e lunga che, lo dico come visione personale, condiziona la tipologia dell’ospedale. Probabilmente potrebbero esserci problemi di acustica, visto che sarà vicino alla tangenziale. Insomma, potrebbero emergere dei problemi di impostazione progettuale. La zona aeroporto, precedentemente indicata, era molto più larga e aveva molte più possibilità di sviluppo. Aveva caratteristiche migliori rispetto all’area Borsalino. Il decreto dello scorso ottobre ha cambiato le carte in tavola. Mi riferisco alla richiesta di adeguamento del piano regolatore al Piano per l’assetto idrogeologico. A suo tempo quell’area era idonea, le cose sono poi cambiate”.