Autore Redazione
martedì
24 Novembre 2015
04:00
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Politica - Alessandria

Bellavita solo di nome: stato di agitazione dei dipendenti, chiude la Piscina Tropicale

Bellavita solo di nome: stato di agitazione dei dipendenti, chiude la Piscina Tropicale

ALESSANDRIA – I 24 lavoratori della Wellness Age, la società che gestisce il complesso Bellavita a Spinetta Marengo, hanno proclamato lo stato di agitazione. Lunedì l’assemblea dei dipendenti avrebbe dovuto incontrare la proprietà insieme alle parti sociali, ma l’azienda non si è presentata perchè impegnata col liquidatore della Coop7, l’azienda madre che controlla la Wellness Age. In attesa del saldo della mensilità di ottobre, dopo essere stati pagati fino al 40% dello stipendio, i lavoratori hanno così deciso di sospendere i servizi della Piscina Tropicale, ripartendoli nelle altre due vasche, oltre al blocco delle prestazioni straordinarie e di sostituzione del personale assente alla Reception. La chiusura della piscina tropicale, hanno precisato SLC CGIL e UIL Comunicazione, “non è stata assunta soltanto come azione di lotta ma è un doveroso riguardo verso la sicurezza della clientela tutta poiché con l’organico attualmente in servizio non sono garantiti i giusti standard previsti dalla normativa vigente in materia.”

A rendere la situazione ancora più incerta i debiti della Wellness Age verso i fornitori: dall’impresa di pulizie all’Enel, oltre che nel prossimo futuro anche i servizi di acqua e gas.

Il prossimo confronto tra i sindacati e la proprietà è stato fissato per giovedì pomeriggio.

“Speriamo che giovedì arrivino notizie positive” le parole di Maurizio Sfondrini, di UIL Comunicazione “In caso contrario i lavoratori hanno fatto capire di voler prendere decisioni drastiche. Ad oggi gli operatori sono pochi e non possono fare di più. Se i possibili acquirenti non si faranno vivi l’attività potrebbe essere chiusa. Speriamo che non ci sia bisogno di azioni di forza. I soldi rimasti sono pochi.”

“E’ chiaro che tutto questo crea scompiglio nell’attività, nella sua continuità e nella qualità” ha detto Marco Sali della SLC CGIL “nonostante i lavoratori si prodighino per dare meno disservizi possibili e ci mettano la faccia tutti i giorni. Ma combattono contro problemi più grandi di loro.”

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