22 Marzo 2024
05:59
Glifosato, l’ex assessore Lombardi contro il sindaco: “Non faccia prevalere il conto economico sulla salute”
ALESSANDRIA – Dopo l’associazione Anemos anche l’ex assessore all’Ambiente di Alessandria, Claudio Lombardi, ha esplicitato il suo fermo no all’utilizzo del glifosato contro le erbacce sui marciapiedi. L’esponente dell’associazione politico culturale Cambiare! ha utilizzato parole molto dure dopo che il sindaco Giorgio Abonante ha espresso in consiglio comunale la volontà di cambiare il regolamento di Palazzo Rosso per consentire l’uso di questo erbicida, in base alle rassicurazioni fornite dallo Studio Tovaglieri. Nel 2016 l’allora assessore Lombardi contribuì a redigere questo regolamento che bandiva l’utilizzo di questo diserbante. Lo stesso Abonante faceva parte dell’allora giunta Rossa.
“Come eliminare le erbacce che crescono nei giardini e parchi, lungo viali e strade e più genericamente in tutte le zone frequentate dai cittadini? Lo si faceva manualmente o comunque con mezzi meccanici fino a quando l’industria chimica non mise a punto i miracolosi diserbanti che permettono di svolgere la stessa funzione con un minimo di manodopera e quindi con forte riduzione di spesa. Il più efficace è il Glifosato il cui uso si è imposto in agricoltura in unione alle sementi OGM sterili con grandi aumenti di resa e enormi guadagli per Bayer e Monsanto. Come altri prodotti di sintesi, il pensiero corre ai Pfas: questo Glifosato è tossico e” ha sottolineato Lombardi “con tutta probabilità cancerogeno e ciò ha indotto la Comunità Europea a discuterne la messa al bando entro il 31 dicembre 2023. Ma l’attività di lobbying delle multinazionali ancora una volta ha avuto la meglio: permesso di produzione accordato per altri 10 anni! Tutto ciò in Agricoltura ma non nelle aree urbane ove vige il DL n°150 del 14/08/2012 a recepimento della direttiva CE 2009/128 che pone limitazioni all’uso dei diserbanti e in particolare permette di vietare l’uso del Glifosate. Ed è avvalendosi di tali normative che l’amministrazione alessandrina che resse la città nel periodo 2012-2017 adottò il regolamento sull’impiego dei Fitofarmaci- degli erbicidi e degli insetticidi”.
“Ne facevano parte in qualità rispettivamente di assessore al Bilancio e all’Ambiente l’attuale sindaco di Alessandria e chi scrive. E Alessandria fu una delle prime città a dotarsi di un regolamento tanto avanzato in materia e lo fece senza bisogno di rivolgersi a consulenti esterni ma avvalendosi di bravi dipendenti comunali. Non tutti gli amministratori erano d’accordo a assumere iniziative che avrebbero aumentato i costi – si attraversava un grave periodo di dissesto finanziario- ma la protezione della salute dei cittadini prevalse anche grazie al determinante supporto del giovane Movimento 5 Stelle”.
“Personalmente” ha concluso Lombardi “la ritenni iniziativa meritoria, al pari dell’indagine epidemiologica degli abitanti della Fraschetta che facemmo condurre in quegli anni, e ho sempre pensato che la ritenesse tale anche Giorgio Abonante in quanto come assessore al Bilancio aveva condiviso le iniziative facendo oltretutto quadrare i conti economici. Ed è perciò con angoscia che ho appreso dalla stampa locale della decisione del sindaco Abonante di approvare e permettere l’uso del Glifosate dopo che il capogruppo Emanuele Locci ne aveva smascherato l’impiego. E ne ha permesso l’uso criticando il contenuto di un regolamento comunale che lui stesso aveva approvato un decennio prima e fornendone come motivazione meri motivi economici. Possibile che anche le forze politiche che si vantano di essere di sinistra debbano far prevalere in modo talmente gretto il conto economico sulla salute dei cittadini? Concludo rivolgendomi al Sindaco e pregandolo di desistere se pensa di far eliminare le erbacce che invadono Spinetta-dove sa che abito-mediante il Glifosate. Sappia – mi avvalgo ancora una volta del motto del Comitato Stop Solvay che a Spinetta cento anni di veleni possono bastare”.
Occorre precisare che, durante il suo discorso in aula, il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante ha citato i risultati dello studio Tovaglieri: “Con questi prodotti fitosanitari non si recherebbe alcun danno ad animali o persone, seguendo la regolamentazione tracciata e ben seguita dalle prove fatte e dall’applicazione pratica”.