Autore Redazione
giovedì
13 Febbraio 2025
19:49
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Politica - Valenza

Settore orafo: dalla Regione 20 milioni nel Fondo Formazione Occupazione e a Valenza due possibili nuovi insediamenti

Settore orafo: dalla Regione 20 milioni nel Fondo Formazione Occupazione e a Valenza due possibili nuovi insediamenti

PIEMONTE – Importante sviluppo nella delicata vicenda del settore orafo del nostro territorio, alle prese con circa 250 persone prossime alla scadenza della cassa integrazione e con circa 140 aziende artigiane che hanno invocato questo ammortizzatore sociale. Nel tavolo di confronto di questo giovedì in Regione Piemonte, a Torino, alla presenza di istituzioni, rappresentanze sindacali, associazioni datoriali e attori economici e sociali del territorio, la vicepresidente e assessore al Lavoro, Elena Chiorino, ha annunciato che anche il settore orafo potrà accedere al Fondo Formazione Occupazione da 20 milioni di euro presentato martedì in Consiglio regionale. Oggi erano presenti i rappresentanti delle amministrazioni di Valenza, San Salvatore e Castelletto Monferrato, i sindacati, Confindustria, Cna, Unione Artigiani, Fin Piemonte, Università Piemonte Orientale e Politecnico, oltre ai consiglieri regionali Raiteri, Buzzi Langhi e Ravetti.

Un segnale forte e concreto per il comparto dell’oreficeria piemontese: grazie al Fondo Formazione Occupazione, la Regione mette in campo risorse e strumenti fondamentali per sostenere le imprese e i lavoratori di un settore che rappresenta un’eccellenza storica del territorio, ma che vive un momento di profondo cambiamento” ha detto Chiorino “abbiamo fatto uno sforzo non indifferente. Vogliamo dare una risposta concreta a quelle piccole e medie imprese che, pur rappresentando un patrimonio di competenze e tradizione ma che stanno attraversando un momento di difficoltà legato ai tanti cambiamenti che riguardano il settore Non vogliamo che la crisi impatti su un comparto strategico, per questo mettiamo in campo strumenti innovativi capaci di garantire non solo un sostegno economico, ma soprattutto opportunità di crescita e riqualificazione per i lavoratori. Il provvedimento, inizialmente pensato per i lavoratori dell’automotive, è stato esteso anche all’oreficeria grazie al supporto del Governo Meloni che ha riconosciuto l’importanza di proteggere tutti i settori strategici del Made in Italy. Un passo importante per garantire continuità occupazionale e sviluppo al settore orafo, unendo sostegno economico e formazione per affrontare le sfide del futuro con strumenti adeguati e competitivi. Rilanciamo il tessuto produttivo orafo della nostra regione, difendendo chi lavora e chi investe con coraggio nelle proprie imprese”.

Il fondo prevede un’integrazione salariale per i lavoratori che percepiscono un ammortizzatore sociale, purché quest’ultimi accedano a percorsi di riqualificazione professionale con un’indennità di partecipazione fino a 600 ore per il primo ciclo.

Presenti per il Comune di Valenza il sindaco e il vicesindaco, Maurizio Oddone e Luca Rossi che hanno anche rimarcato “la messa a disposizione della Regione per le imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, di manager che aiutino la transizione delle attività verso il mercato attuale e futuro. Sono già a disposizione ad oggi 500 mila euro per il progetto e sono aperti i percorsi formativi per garantire l’integrazione del reddito derivato dalla cassa integrazione. Come amministrazione di Valenza” hanno aggiunto Oddone e Rossi abbiamo portato la nostra voce, la nostra esperienza delle dinamiche del settore e la conoscenza del territorio a supporto di chi ha l’onere di lavorare per una risoluzione di questo momento che alcune realtà stanno attraversando. Restiamo a disposizione della Regione per qualsiasi iniziativa positiva sul tema. Per quanto ci riguarda stiamo lavorando per portare altre attività a fare impresa nel nostro territorio e abbiamo accelerato lo sviluppo del marketing territoriale e dei trasporti”.

L’amministrazione comunale della città dell’oro, inoltre, ha annunciato che proprio in questi giorni è emerso l’interessamento di due aziende per altrettanti insediamenti sul territorio valenzano, con una prospettiva, nel complesso, di circa 500 posti di lavoro. “Si tratta di aziende valenzane intenzionate a espandersi o a ricollocarsi ha aggiunto il vicesindaco Rossi “a questo proposito la nostra giunta è al lavoro per la variante parziale al piano regolatore che auspichiamo di ratificare entro il 2025. Nell’anno successivo metteremo le basi per la variante generale attraverso un percorso di confronto con la città. Purtroppo abbiamo riscontrato nel piano regolatore tantissimi vincoli che impediscono il recupero di edifici già esistenti. Nel frattempo è già in atto la variante al piano particolareggiato della D2 che consentirà a Cartier di far sorgere un parcheggio pubblico da circa 60 posti”. 

“Dall’incontro in Regione sul settore orafo sono emersi segnali positivi, sia per quanto riguarda il sostegno ai lavoratori sia per il rilancio del comparto” ha concluso il vicepresidente del Consiglio Regionale ed esponente Pd Domenico RavettiOra, però, si deve passare a dare concretezza alle azioni individuate. Innanzitutto, bene estendere anche ai lavoratori del settore orafo in cassa integrazione, che accedono a percorsi di formazione, un’ulteriore indennità. Bene che vi sia un accordo tra sindacati e parti datoriali per attivare questa misura di sostegno. Bene che vi sia una convergenza di tutti gli attori (Regione, sindaci, Finpiemonte, università, associazioni datoriali e sindacati) sulla necessità di rilanciare il settore ricorrendo a tutte le misure disponibili, dall’assistenza manageriale alle azioni utili a meglio aggredire mercati esteri. Ma se ci sono le condizioni per un rilancio, allora occorre che nessun lavoratore resti escluso dalla cassa integrazione (o fsba) e venga licenziato: le imprese devono tenere tutti dentro il sistema e nessuno deve essere lasciato solo”.

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