A Valenza consiglio comunale aperto sul settore orafo: agevolazioni su Tari e nidi per chi è in cassintegrazione
VALENZA – Per la Regione Piemonte non si deve parlare di “crisi“, a differenza di quanto sostenuto dai sindacati e dalla minoranza, ma nell’ultimo consiglio comunale aperto a Valenza sul settore orafo è di sicuro emersa una unità di intenti sulla volontà di trovare insieme una soluzione a quello che la vicegovernatrice Elena Chiorino ha definito “un momento di transizione che sta creando difficoltà soprattutto alle navi meno grandi che patiscono di più le onde di un mare impetuoso”.
Un confronto pacato e a tutto campo quello andato in scena questo lunedì sera a Palazzo Pellizzari, a pochi giorni dal tavolo in Regione. Ieri sono stati ribaditi i primi e immediati provvedimenti presi dalla giunta Cirio, uniti alle intenzioni dell’amministrazione comunale della città dell’oro: la volontà di inserire agevolazioni sul pagamento della Tari e sulla possibilità di adesione ai nidi comunali per i lavoratori delle imprese orafe in cassintegrazione. Sempre dal governo del Piemonte, inoltre, l’assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano ha invocato un incontro nel prossimo futuro con le imprese della filiera artigianale per discutere dell’utilizzo dei fondi europei di sviluppo regionale.
Uno spaccato complicato per il settore dell’oro quello tracciato dal presidente provinciale della Cna, Mauro Ordazzo: “Lo scorso anno un quarto delle imprese artigiane del distretto orafo ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali: 131 imprese, pari a 730 lavoratori. A settembre gli accordi per la cassintegrazione erano per 57 imprese, 63 a dicembre, 76 a gennaio. Bulgari ha ipotizzato una possibile ripresa degli ordinativi da metà anno ma per molte ditte artigiane gli ammortizzatori sociali finiranno prima”.
“Dallo scorso giugno abbiamo segnalato le richieste di ammortizzatori sociali. Il trend è aumentato a settembre, toccando le aziende piccole. Alla fine dell’anno erano coinvolte anche quelle medie. A dicembre è emerso che sono 32 le aziende con oltre cento giorni di ammortizzatori sociali. Bene che la Regione sia intervenuta in tempi brevi ma serve continuità. Occorre dare una risposta a chi in tempi brevi rischia il posto” ha rimarcato Maurizio Cantello, segretario provinciale Fiom Cgil “giusta la formazione ma si potenzino anche delle realtà come il Foral e, inoltre, si trovi il giusto equilibrio tra grandi, medie e piccole imprese”.
“Si è detto che il settore non è in crisi? Allora perché sono stati convocati dei tavoli di confronto? Ci saranno 250 lavoratori orafi la cui cassintegrazione è destinata a terminare” ha aggiunto Alberto Pastorello, segretario Uilm Uil “servono risposte immediate. Si condivida un percorso per non lasciare nessuno indietro”
“Registriamo una crisi occupazionale ma il settore non sta crollando dal punto di vista del fatturato” le parole del segretario provinciale Cisl Marco Ciani “c’è un problema di concentrazione di produzione, il prezzo dell’oro sta salendo oltre alle tante questioni geopolitiche. I colossi dell’oro facciano economie di scala, mettano in comune alcuni tipi di attività altrimenti nel prossimo futuro tante medie e piccole imprese saranno destinate a sparire. Si faccia rete tra i produttori più piccoli, ripensare ai Distretti, riqualificare i lavoratori. Si tracci un piano industriale che immagini il settore orafo da qui a dieci anni”.
“Una comunità ha il dovere di interrogarsi sui problemi, la nostra non è stata una speculazione politica” ha precisato la consigliera Pd Marilena Griva “i contoterzisti non sono figli di un Dio minore ma sono imprenditori che hanno iniziato a collaborare con i grandi brand per sopravvivere, sono da proteggere. Non ci sono solo aziende floride nel nostro territorio: non si distolga l’attenzione verso chi sta peggio. Servono interventi chiari e concreti, come ha finora già fatto la Regione. La forza della città di Valenza è l’essere sempre stato un sistema nel quale tutto è stato tenuto insieme, dalle grandi alle piccole realtà. Per questo i grandi brand hanno investito qui”.
Il capogruppo Pd, Davide Varona, inoltre, ha invocato “un tavolo di confronto comunale permanente” su questi temi, così da monitorare costantemente la situazione: la richiesta è stata accolta dalla giunta Oddone, pronta a convocare la commissione consiliare preposta a intervalli regolari.
“Una crisi strutturale, congiunturale e di mercato interno” ha aggiunto il capogruppo di Valenza Futura Luca Ballerini “ci fa piacere che l’amministrazione comunale abbia agito nel solco delle nostre proposte, le stesse messe in campo durante l’emergenza covid. Il Comune alimenti un dibattito pubblico, facendosi collante tra enti”.